Forza Italia: “In piazza per dire no a questa legge finanziaria e sì a difesa dei risparmi, alla flat tax al 23% ed alla grandi opere”

Presentate le proposte per rivedere la legge finanziaria dalla senatrice Barbara Masini, dal vice presidente del Consiglio regionale Marco Stella, dal capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze Jacopo Cellai con i consiglieri comunali Mario Razzanelli, Mario Tenerani e tutti i consiglieri di quartiere

Sabato 24 e domenica 25 novembre Forza Italia scende in piazza per dire sì alla difesa dei risparmi, sì alla flat tax al 23%, sì alle grandi opere.

La senatrice Barbara Masini, il vice presidente del Consiglio regionale Marco Stella, il capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze Jacopo Cellai con i consiglieri comunali Mario Razzanelli, Mario Tenerani e tutti i consiglieri di quartiere sono impegnati in questa due giorni per illustrare la posizione di Forza Italia sulla manovra finanziaria. Un impegno che continuerà anche nel prossimo fine settimana quando verranno allestiti dei gazebo in tutte le città italiane.

“La posizione di Forza Italia – sottolineano Masini, Stella, Cellai e gli altri esponenti azzurri – sulla legge finanziaria è molto chiara: ci sono poche idee che facevano parte del programma sottoscritto da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia alle elezioni politiche. Ci preoccupa cosa non c'è e quel che è stato inserito perché scaturito dal contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle”.

“Siamo contrari al reddito di cittadinanza. Mettere 10 miliardi di risorse pubbliche, su una manovra di circa 25 miliardi, è pura follia. E' una misura assistenzialista che invita a non lavorare ed è un incentivo al lavoro nero. Ho letto che a Firenze i primi a fare richiesta per il reddito di cittadinanza sono i Rom. Noi siamo quelli dell'impresa, della flat tax, dello sviluppo del territorio e delle infrastrutture – proseguono gli esponenti di Forza Italia – non possiamo sostenere una manovra che incuba 10 miliardi sul reddito di cittadinanza da dare ai nomadi”.

All'interno del nostro programma di Governo – precisano Masini, Stella, Cellai e gli altri azzurri – era stata decisa la flat tax al 23% per tutti ma, soprattutto, per le imprese. Si è deciso, invece, solo di aumentare le soglie minime che erano state decise da Renzi non creando sviluppo. E' una misura deflattiva perché incentiva la non occupazione. Il lavoratore dipendente, infatti, viene incentivato a prendere la partita Iva”.

“Siamo a ribadire che non si possono fermare le grandi opere. Siamo per lo sviluppo delle infrastrutture: non solo la Tav ma anche lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, al sistema dei treni, allo sviluppo dei porti che in Toscana non sono moderni”.

“Il presidente Berlusconi ha deciso di scendere in piazza – ha sottolineato la senatrice Barbara Masini – con l'installazione di gazebo per dare voce al nostro disappunto. Il nostro alleato alle politiche Salvini non sta portando avanti il programma di centrodestra. Avevamo dato mandato a questo Governo di partire, con grande atto di responsabilità, affinché Salvini portasse avanti il programma di Governo del centrodestra. Stiamo, invece, assistendo ad una totale non collaborazione sul recepimento dei nostri emendamenti. Puntualmente i nostri suggerimenti non vengono recepiti. Nostro obiettivo è aiutare il nostro alleato per realizzare il programma del centrodestra. Siamo preoccupati per l'avvio della fatturazione elettronica – aggiunge la senatrice Masini – ma tutte le nostre proposte, logiche e costruttive, non sono state accettate. Stesso discorso sulla legge sulla privacy. Non capiamo come mai la Lega non recepisca le indicazioni che portiamo avanti come Forza Italia e come Fratelli d'Italia. Per Forza Italia la flat tax al 23% è l'unica strada per far ripartire il Paese perché crea uno shock fiscale ed è l'unica misura che può portare al recupero dei conti pubblici. La misura che ci viene prospettata al 15% su redditi fino al 65 mila euro, su più scaglioni a livello fiscale, non ci farà ottenere nulla. Sulle grandi opere non vediamo, nel nostro alleato Salvini, il garante sulle battaglie che abbiamo sempre fatto. Ecco perché siamo costretti a mobilitarci ed urlare più di quanto non abbiamo fatto fino ad ora”.  (s.spa.)

Forza Italia dice no alla legge finanziaria
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