"Prima il bando della Regione senza obbligo di rispetto della tipicità, poi arriva la deroga"
Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi
"Anche le attività che hanno sede negli immobili pubblici, più precisamente della Regione Toscana in via Cavour, chiedono e ottengono le deroghe al regolamento UNESCO. Poco più di un anno fa il bando della Regione che metteva sul mercato della locazione il fondo ex Feltrinelli in via Cavour senza l'obbligo di dover rispettare il regolamento comunale per la tipicità in area UNESCO, a cui aveva fatto seguito l'invettiva di Nardella e dell'assessora Del Re, con cui eravamo in sintonia nel ribadire come fosse uno scandalo che la Regione pur di non deprezzare il valore dell'affitto e attrarre investitori non avesse inserito l'obbligo di rispettare la norma che voleva tutelare la qualità delle attività del centro storico".
"È arrivata in questo mese d'agosto invece la notizia che il Comune ha autorizzato la deroga ai parametri e dato il via libera all'apertura dell'attività della gelateria di cui è socia un'azienda del latte belga, che dubitiamo possa aver promesso di usare prodotti locali come ad esempio il latte toscano o della Centrale del Latte. Perché si consente una deroga su una attività che facilmente potrebbe rispettare i parametri della tipicità, usando almeno il 50% di prodotti locali?".
"La resistenza del Comune di Firenze non è durata neppure un anno. Dove è finita l'indignazione contro la Regione? Cosa ha chiesto il Comune in cambio del silenzio e di cambiare posizione su questo tema? Siamo sempre più scettici sulla validità di una norma che seppur abbiamo supportato in fase di discussione in Consiglio ogni giorno mostra limiti e ad ogni tentativo di dribblaggio il Comune pare impotente e inerme". (fdr)