L’intervento del capogruppo Pd nel focus del Consiglio comunale dedicato a Rossella Casini nella giornata contro la violenza sulle donne
“Anche quest’anno il rapporto toscano sulla violenza di genere presenta dati allarmanti. Non possiamo girarci dall’altra parte, non possiamo non tenere conto di un fenomeno ancora diffuso, grave. La città sta facendo tanto a ogni livello, la sensazione è che non sia mai abbastanza. Inevitabile quindi porsi la domanda su cosa fare ancora, agire a ogni livello per prevenire ogni tipo di discriminazione, pensiamo alla comunicazione, a quanto stupore emerga ancora quando una donna raggiunge ruoli apicali. Donne arbitro, donne direttrici d’orchestra, descritte come rarità, a riprova che le differenze di genere, purtroppo, persistono anche, moltissimo, nelle parole e nel linguaggio. Dobbiamo partire da qui e lavorare su questo, fare ancora di più. In questo senso un bel segnale è la volontà di intitolare il giardino accanto a quello dedicato al giudice Caponnetto a Rossella Casini, un gesto significativo di cui ringrazio la vicesindaca. In Toscana abbiamo una rete fortissima che va dalle case rifugio ai consultori alle case famiglia passando per i centri antiviolenza, tutte realtà attive da tempo. Firenze può farsi capofila e promuovere strutture ancora di più all’avanguardia, penso a un centro studi o a una fondazione, magari intitolata sempre a Rossella. Dobbiamo sensibilizzare le nuove generazioni, gli uomini di domani .Oggi serve costruire un mondo che rispetti il diverso, l'altro; il rispetto della persona, delle persone”
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, intervenuto durante il Focus in Consiglio comunale su "La violenza sulle donne nella cultura mafiosa, Rossella Casini e le altre" nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
(sa. ca.)