Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Api, un’occasione per riflettere ancora una volta sullo stretto legame tra noi e la natura che ci circonda, di come la nostra salute e la capacità di garantire cibo a tutti siano fortemente correlate alla cura che dobbiamo al nostro Pianeta.
“Nel nostro Paese – dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – vediamo attività che per lungo tempo sono rimaste ferme per tentare di arginare la minaccia di un comune nemico purtroppo favorito anche dalla condotta predatoria che la nostra specie ha esercitato ai danni dell’ambiente, delle risorse naturali. Ma il laborioso lavoro delle api, di tutti gli impollinatori, è continuato senza sosta, svolgendo un servizio insostituibile per gli ecosistemi nonché per noi e per le nostre scorte alimentari”.
Il valore commerciale dei servizi di impollinazione delle api è stimato in tutto il mondo in 153 miliardi di euro e dalle api dipende il 70 per cento delle varietà delle quali ci nutriamo. Un ruolo rilevante è dunque quello degli apicoltori che nell’esercizio della propria attività - professionale oppure amatoriale - svolgono di fatto anche una importante funzione di tutela della Biodiversità vegetale, nonché di altre importantissime attività: basti pensare che ben 4.000 specie vegetali di interesse economico, affidano la loro riproduzione all’azione degli insetti impollinatori. Quindi, non solo miele, ma mandorle, pesche, ciliegie, albicocche ed altre specie, non potrebbero fruttificare senza il prezioso aiuto di tali insetti.
“L’anno scorso – aggiunge il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – a causa degli impatti prodotti dai cambiamenti climatici e dalla conseguente alterazione delle stagioni, la produzione di miele nel nostro Paese ha fatto registrare una significativa contrazione ed una grave perdita economica. Ci auguriamo pertanto che le misure di sostegno alle attività produttive per far fronte all’attuale crisi che è divenuta anche economica non lasci indietro gli apicoltori e più in generale tutti coloro che operano nei settori per la sostenibilità ambientale”.
L’ape è di fatto ambasciatrice della grave crisi ambientale planetaria e dell’esigenza di operare urgentemente scelte che inizino a rallentare una deriva non solo dichiarata ma sempre più evidente, basti pensare al 'climate change' o alla pandemia in atto.
“È necessario consolidare l’educazione alla sostenibilità come priorità curriculare nella Scuola e tornare ad investire – conclude Lorenzo Masi – per favorire la diffusione di una cultura ambientale che coinvolga tutte le fasce d’età e tutto il tessuto sociale. Gli insetti non sempre vengono percepiti benevolmente nonostante il loro valore, è importante dunque raccontare e illustrare il fascino dei loro colori, dei loro comportamenti, della loro straordinaria varietà per permettere a tutti di conoscerli meglio e dunque rispettarli”. (s.spa.)