Giorno del Ricordo, Cellai (Forza Italia): "La volontà di assicurare libertà e riconciliazione si dimostra coi fatti non con le parole"

"Le sedi di tre quartieri cittadini negate dall'amministrazione PD a una mostra di vignette satiriche ci dice che ancora c'è molto da fare"

Il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai è intervenuto in Consiglio comunale nel dibattito seguito alla celebrazione del Giorno del Ricordo. Dopo aver ringraziato il presidente del Consiglio Luca Milani "per l'organizzazione della seduta e per aver invitato testimoni che hanno potuto raccontare in prima persona l'orrore delle Foibe e la tragedia dell'esodo" e aver ricordato "il ritardo di decenni con cui si è arrivati a parlare liberamente dei crimini degli uomini al soldo del maresciallo Tito, sottaciuti in modo consapevole dal Pci perché era più comodo così politicamente. Ritardo che non può dirsi ancora del tutto colmato, ad esempio nei libri di testo di scuole medie e superiori, ancora oggi", si è soffermato sul no da parte dei consigli di Quartiere 1, 3 e 4 alla richiesta di ospitare una mostra di vignette del disegnatore Alfio Krancic.

"Il Q1 – ha dichiarato Cellai – ha scritto nella risposta al gruppo Forza Italia che 'I fatti inerenti le Foibe sono doverosi di grande rispetto, per questo riteniamo che non debbano essere riassunti da vignette, ovviamente lecite, ma che andrebbero a urtare la sensibilità, diventando divisive, nel giorno in cui ognuno deve invece stringersi intorno al ricordo delle vittime'. In altre parole: il consiglio di Quartiere sarebbe l'autorità in grado di stabilire come si debba celebrare il Giorno del Ricordo. Sempre il Q1, ha comunque poi demandato la decisione al sindaco Nardella. E allora anche noi ci rivolgiamo a lui: sindaco, ci dica cosa ne pensa, e se ritiene, decida lei che la mostra si può tenere.

Il Quartiere 4, il cui presidente Dormentoni ha anche voluto ribadire il concetto direttamente in questo consiglio, ci insegna invece come si debba organizzare una mostra. Forza Italia insomma, secondo lui, non è capace di farlo. Dormentoni sostiene che il problema è 'formale'... Eppure nella risposta scritta fornita al nostro consigliere Davide Bisconti si legge che si dovrebbe 'verificare la possibilità che un soggetto culturale esterno elabori una proposta organica e plurale che preveda l'esposizione di vignette satiriche di diversi autori sul Giorno del Ricordo'. Quindi il problema sembra al contrario essere in questo caso che l'unico autore presente sia Krancic, se sappiamo leggere l'italiano. Sempre il Q4 propone di rimandare l'eventuale mostra – ovviamente organizzata secondo il loro indiscutibile e inappellabile metodo – al 2021.

Infine il Q3, dove una richiesta c'è stata anche se informale. E la risposta informale da parte della presidente Perini è stata che non è possibile ospitare una mostra con vignette denigratorie di ANPI e PD. Perini quindi ci ha gentilmente invitato a trovare una sede non istituzionale dove fare la mostra".

"Questo è il concetto di libertà del PD fiorentino, questo il loro spirito di riconciliazione. Noi non ci stiamo: libertà e riconciliazione si praticano, non si esprimono a parole. Oggi una pagina politicamente vergognosa è stata scritta, nel Giorno del Ricordo, dal partito di sinistra che amministra la città" ha concluso Cellai. (fdr)

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