La capogruppo Dardano: “Fenomeno allarmante, creare protocolli di prevenzione e avviare campagne di sensibilizzazione”
Si chiamano “binge drinking”, ovvero “abbuffate alcoliche”. Comportano l’assunzione, in un’unica occasione di consumo, di una quantità elevata di bevande alcoliche o superalcoliche, portando a ubriacatura immediata. Un fenomeno sempre più allarmante anche nel territorio fiorentino. Per fare luce e intervenire sul problema, i consiglieri comunali della lista Nardella, Mimma Dardano, Marco Del Panta e Maria Grazia Monti, hanno presentato una mozione, approvata con voto unanime dal Consiglio comunale. Tra gli obiettivi, un accordo con la Regione Toscana, in collaborazione con l’assessorato alla Sanità, per conoscere il numero di adolescenti e giovani che hanno impegnato il sistema 118 durante il fine settimana per “abbuffate” alcoliche e quanti dopo un ingresso al pronto soccorso hanno usufruito dei servizi alcolici territoriali (SAT). “Il consumo di alcol da parte di giovani e adolescenti sta raggiungendo dimensioni sempre più allarmanti. - spiega la capogruppo Dardano – Il fenomeno delle abbuffate alcoliche fa capire come sia urgente intervenire sul lato della prevenzione perché ci sia una consapevolezza maggiore della dannosità di questi comportamenti e del loro impatto sulla salute pubblica. Il Comune di Firenze è impegnato su questo tema da anni. Con questo atto vogliamo sottolineare l’esigenza e l’urgenza di continuare il percorso intrapreso e mettere in campo azioni concrete. Fondamentale è avere un quadro chiaro della situazione, quindi monitorare in tempo reale l’andamento del fenomeno dell’abuso di alcol tra adolescenti e giovani nel Comune, e nello specifico attivarsi con la Regione per conoscere il numero effettivo dei giovani che hanno impegnato il sistema 118 durante il fine settimana per “abbuffate” alcoliche nonché quanti hanno usufruito dei servizi alcolici territoriali (SAT). Successivamente sollecitiamo impegni quali la creazione di protocolli di prevenzione che mettano in contatto immediato i giovani/adolescenti che hanno avuto un ingresso ai pronto soccorsi per problemi alcol correlati e servizi territoriali e di percorsi d’informazione dei cittadini, in particolare dei genitori, insegnanti ed educatori, attraverso campagne di sensibilizzazione sui rischi connessi a questi comportamenti al fine di ampliare l’attenzione e l’allarme sociale”.
(sa. ca.)