"Al sindaco Nardella chiediamo di chiarire se farà l'ordinanza per disapplicare il decreto Salvini"
"Nello scontro aperto tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, noi ci schieriamo convintamente dalla parte del sindaco che coraggiosamente ha dato mandato agli uffici di sospendere l'applicazione del decreto Sicurezza in materia di rilascio delle residenze ai migranti, in attesa di approfondimenti giuridici". Lo affermano il Capogruppo Tommaso Grassi insieme alle Consigliere comunali Donella Verdi e Adriana Alberici.
"Se sindaci, come quello di Palermo, arrivano ad atti così forti dal punto di vista istituzionale, anche se nella forma della sospensione del dettame legislativo, è un grido di allarme che giunge da chi ogni giorno si confronta con la gestione di un tema sicuramente difficile, divisivo e che deve essere amministrato avendo ben presente la nostra Costituzione. E' in questa ottica che sosteniamo, anche da Firenze, l'azione del sindaco Orlando e dei gruppi di sinistra che nel Consiglio comunale hanno portato all'approvazione di un documento dall'alto valore. Certo, la politica deve trovare altre strade per arrivare alla cancellazione del Decreto Salvini, nella gran parte delle sue disposizioni: unire il tema dell'immigrazione a quello della sicurezza è razzista, fuorviante, falso e demagogico. L'azione di Palermo e dei Comuni che faranno altrettanto deve essere un primo atto e mai ci sogneremmo un Paese dove l'applicazione delle leggi sia demandato all'orientamento politico dei singoli livelli istituzionali. In questo caso, anche atti e posizioni nette sono motivati dall'umanità, dalla lotta alle ripercussioni discriminatorie tra persone e dalla necessità di non alimentare lotte tra poveri, basate sul colore della pelle, del paese di origine, o della propria religione."
"Un decreto che troviamo disumano, come lo ha definito Mimmo Lucano, e contro il quale è un dovere lottare per ripristinare e garantire a tutte e tutti, universalmente, sul territorio nazionale diritti e doveri sanciti dalla nostra Costituzione. Già dai primi mesi di applicazione ci si può render conto come il decreto Salvini sia una legge che i problemi li crea, non certo ne risolve: uomini e donne buttate in mezzo ad una strada, senza accoglienza e supporto, che non hanno altra via che chiedere aiuto alle amministrazioni comunali e gravare sui bilanci dei cittadini. Un decreto che sembra persino scontrarsi col famoso slogan di 'prima gli italiani': i quali potranno scegliere se lasciare in mezzo ad una strada le persone, che certo non scompaiono nel nulla con una legge o, in assenza di finanziamenti statali sostitutivi ai Comuni, assistere ad una compressione delle risorse disponibili nei bilanci comunali. Senza contare che decine di persone abbandonate nelle nostre città rischia di creare una vera emergenza anche sul fronte della sicurezza."
"Al sindaco Nardella chiediamo, dopo che ogni ora pare ritrattare la posizione espressa a caldo nella giornata di ieri, di chiarire se farà l'ordinanza, sullo stile del Comune di Palermo, per disapplicare il decreto Salvini, oppure applicherà le norme. Questo il contenuto di un question time che il nostro gruppo ha depositato per il Consiglio di lunedì prossimo". (fdr)