L'assessore Sara Funaro: “Non vogliamo lasciare indietro nessuno”
Il Natale come un ‘cantiere’, uno spazio aperto, per fare famiglia con quanti possono non trovare posto e che sono conosciuti durante tutto l'anno dalla Comunità di Sant'Egidio. Quest'anno il Pranzo di Natale di Sant'Egidio, il 25 dicembre, sarà apparecchiato dalle 12 alle 14.30 in una piazza d'eccezione, la Santissima Annunziata, grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze, sotto una grande tenda, con opportune misure di riscaldamento, distanziamento e rispetto delle misure sanitarie, ma senza rinunciare a questo segno. Alcuni tavoli saranno preparati anche nel Salone dell'Istituto degli Innocenti, che ha accolto volentieri la proposta, e altri spazi, per la preparazione e le staffette necessarie, saranno messi a disposizione dai Servi di Maria. Alla realizzazione del Pranzo contribuiscono la Fondazione Cr Firenze, l'Otto per mille della Chiesa Cattolica, la Fondazione Fiorenzo Fratini e tanti commercianti della città e del territorio metropolitano.
“Il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio fa parte della tradizione solidale della nostra città - ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro -. La nostra comunità non lascia indietro nessuno ed è schierata al fianco delle persone fragili e in difficoltà tutto l’anno, e soprattutto nei giorni di festa come il Natale, quando le famiglie si riuniscono". "Nei giorni delle festività natalizie - ha continuato Funaro -, proprio come una grande famiglia, Firenze si riunisce intorno ai suoi cittadini meno fortunati, che hanno più bisogno, e fa sentire loro calore e vicinanza. Come amministrazione comunale vogliamo dare ancora una volta il nostro contributo e insieme alla Comunità di Sant’Egidio vogliamo far sì che anche le persone meno fortunate possano vivere serenamente la gioia del Natale. Un grazie di cuore a tutte le realtà che rendono possibile questa iniziativa”.
A Natale, “quando in tutto il mondo le famiglie si riuniscono attorno alla tavola, facciamo festa con quanti hanno bisogno e che tutto l'anno sono nostri parenti e amici – spiegano a Sant'Egidio - La felicità è un pane che si mangia insieme”. La festa del Natale “ha resistito alle difficoltà della pandemia e anche lo scorso anno abbiamo raggiunto decine di migliaia di persone in Italia e quasi 250.000 nel mondo”.
Gli amici che partecipano a questa festa sono persone senza fissa dimora, migranti e profughi, famiglie in difficoltà, anziani soli e anziani che aiutano. Ma anche quanti “sostenendoci durante tutto l'anno, partecipano a questa tavola ideale che si apparecchia in tanti angoli del mondo, anche aiutando prima o collaborando nel giorno della festa”.
Il “cantiere” dell'allestimento partirà dal 23 dicembre, ma già da ora Sant'Egidio chiama a dare una mano raccogliendo il necessario, preparando il pranzo del 25 dicembre, partecipando alla distribuzione e ai pranzi. Tutti possono offrire un po' del proprio tempo e sostenere con generi alimentari, detersivi e detergenti, articoli per l'igiene personale e vestiario, si può andare in via della Pergola 8, giovedì e sabato dalle 17 alle 19; al Centro di aiuto di San Frediano, in via dei Serragli 117 rosso, giovedì dalle 16.30 alle 18, e sabato dalle 17 alle 19; in Corte dei Manetti 8, il mercoledì e la domenica dalle 16.30 alle 18.30. Si può dare una mano anche a Ponte di Mezzo. Meglio contattare prima la Comunità scrivendo a santegidio_firenze@hotmail.com o telefonando allo 055.2342712. Si può anche fare una donazione con l'sms solidale al 45586.