Infiltrazioni criminali, Dardano: “Anche il Comune può fare la sua parte con sportello anti-usura e strumenti di prevenzione”

La capogruppo lista Nardella: “Sono obiettivi della nostra mozione, approvata dal Consiglio comunale con voto unanime”

Un altro risvolto dell’emergenza Coronavirus e della relativa crisi economica è il rischio di usura e infiltrazioni mafiose nel sistema economico locale. A porre l’attenzione sulla questione è Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella, già promotrice di una mozione, approvata con voto unanime da Palazzo Vecchio, dedicata proprio alla “prevenzione dell’usura e l’educazione all’uso consapevole del denaro”. “Promuovere l’istituzione di uno sportello anti-usura per raccogliere denunce da inoltrare poi all'autorità giudiziaria, elaborare percorsi di prevenzione all’usura e all’uso consapevole del denaro nei percorsi scolastici, realizzare campagne di informazione e indagini approfondite in collaborazione con le associazioni di categoria: sono gli impegni che chiedevamo con questo atto. – spiega Dardano – Obiettivi che adesso diventano di stringente attualità. Il tema della cosiddetta ‘ripartenza’, assieme a tutte le grandi difficoltà che sta subendo il nostro tessuto economico, impone con urgenza di affrontare il rischio di infiltrazioni di economia illegale che, approfittando della crisi, può innestarsi su quella sana. Non è un caso che il prefetto Lega abbia posto l’accento sulla questione, incontrando i prefetti, il procuratore Creazzo e i comandanti della Guardia di Finanza. Sappiamo purtroppo che quando la congiuntura economica si fa più sfavorevole, i fenomeni criminali trovano terreno fertile. È necessario fare il massimo sul fronte della prevenzione a ogni livello. Il Comune è in prima linea nell’emergenza Coronavirus e ha saputo mettere in campo azioni tempestive e importanti, con un ingente sforzo della macchina amministrativa e nonostante tutte le difficoltà. Nell’ambito di questo grande lavoro, può fare la sua parte anche in questo frangente, dando gambe agli impegni che ci siamo assunti con questa mozione”.

 

(sa. ca.)

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