“Abbiamo affrontato in Commissione Ambiente, vivibilità urbana, mobilità – spiega il presidente Leonardo Calistri – la delibera sull’istituzione del servizio di bike sharing approfondendo la tematica. Il nuovo servizio di bike sharing non è solo un servizio di noleggio di biciclette ma è un vero e proprio servizio di trasporto pubblico non motorizzato che va a completare l’ampia offerta di servizio di trasporto pubblico tradizionale, grazie alla sua flessibilità.
Una delibera – prosegue il presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Leonardo Calistri – che va ad innestarsi in un percorso che prende in considerazione non solo il DUP 2020-2022 ma anche il piano urbano di mobilità sostenibile (Pums) che è di competenza metropolitana ma che va ad impattare gli interventi infrastrutturali della città. I benefici che possiamo ottenere dal bike sharing sono molteplici, sia dal punto di vista ambientale che per la salute e per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità che una città resiliente deve mettere in atto per contrastare i cambiamenti climatici. Con questa delibera – prosegue il presidente Calistri – l’amministrazione compie una scelta importante e pone Firenze allo stesso livello di altre città europee ed altre città italiane che hanno fatto questa scelta, anche con ottimi risultati nel periodo pre-Covid. Una delibera che s’inserisce in una politica ambientale che questa amministrazione ha intrapreso da anni: basta ricordare lo sviluppo delle tramvie, l’aumento delle piste ciclabili e delle corsie ciclabili. Una scelta che mira anche al miglioramento della viabilità della città e che è al servizio di tutti i cittadini. Studi recenti hanno dimostrato che utilizzare la bici al posto dell’auto è sicuramente più conveniente. È, inoltre, prevista l’implementazione dell’app “If”. L’obiettivo – ha concluso il presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana, mobilità Leonardo Calistri – è ridurre l’uso delle auto e l’aumento dell’uso del mezzo a due ruote e per questo sono stati inseriti ben 800 mila euro. È un processo culturale, di transizione ecologica, che non dobbiamo lasciare a carico soltanto dei singoli cittadini; per questo l’auspicio è che Firenze possa diventare sempre di più una città che viaggia sempre più a due ruote”. (s.spa.)