“Nel 2022 Fratelli d’Italia, di concerto con gli altri gruppi di opposizione formalizzò in Consiglio Comunale la proposta di una Commissione di inchiesta per accertare la regolarità e la correttezza delle attività amministrative comunali inerenti gli accordi stipulati con il concessionario del servizio tramvia in relazione alla definizione degli oneri di gestione a carico del Comune.
La risposta del PD e della maggioranza fu che la Commissione era “fuori contesto, strumentale e non inerente la vicenda” e quindi fu bocciata.
Leggendo del rinvio a giudizio dei vertici di Gest – continuano i consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi – viene da chiedersi o meglio, da chiedere al PD, se la nostra richiesta fosse così strumentale e fuori luogo.
Fu decisa, in luogo della commissione, una serie di incontri con la direzione del servizio tramvia con cui venne ripercorso l’iter degli accordi di realizzazione e gestione economica della concessione. Incontri realizzati anche bene ma che non avevano nulla a che fare col punto centrale della questione a cui mirava la Commissione di inchiesta e cioè quella di valutare se il Comune avesse avuto informazioni e strumenti sufficientemente validi e approfonditi per valutare la congruità delle richieste economiche da parte di Gest, quelle richieste a cui è collegato il rinvio a giudizio dei vertici della stessa.
Ancora una volta ci spiace dover dire di aver avuto ragione, aldilà dell’aspetto processuale su cui si pronuncerà la magistratura.
Di certo – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi – oggi più che mai appare urgente e necessaria una riflessione più ampia sui costi dell’attuale sistema tramviario e su quello che includerebbe le estensioni previste”. (s.spa.)