“Fin dalla discussione, della poi approvata Legge Remaschi, abbiamo sempre sostenuto che non avrebbe risolto i problemi per cui era stata proposta e così è stato. L’unico risultato ottenuto – aggiunge la consigliera del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – è un massacro di oltre 200.000 vite.
Con questa legge i cacciatori sono stati resi dei funzionari pubblici de facto che hanno e che continuano a sterminare cinghiali, cervi e caprioli tutto l'anno, anche in zone protette, e per quale motivo? Per difendere i terreni degli agricoltori e vendendosi pure le carni?
La verità è che questa legge non funziona. Come avevamo previsto ha prodotto un aumento di insicurezza. Vi ricordate il proiettile ritrovato al Galluzzo? Ne è una dimostrazione. Dopo soli 4 mesi ci sono state 4 morti (umane) e 15 feriti per le battute di caccia. Chissà a quanti siamo adesso, dopo tutto questo tempo…
Invece di fare un passo indietro e rivedere tutto, l’assessore Remaschi, ha affermato che si deve continuare su questa strada anche se ci sono ancora criticità. Ma come si fa? Questo vuole dire non conoscere la propria Regione, significa non avere né cuore né sensibilità, significa voler raggiungere uno scopo senza tener minimamente in considerazione tutto il resto.
Gli animali sono esseri viventi come gli umani.
Oltre ad abrogare la legge Remaschi, è giunta l’ora di approvare norme penali, a livello nazionale, contro chi compie atti disumani verso gli animali.
È impensabile – conclude Arianna Xekalos – che nel 2018 la nostra società sia ancora così insensibile di fronte a questi temi”. (s.spa.)