Lo scorso venerdì 23 novembre si è svolto, in tutta Italia, uno sciopero dei medici. Il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano ha effettuato una comunicazione in Consiglio comunale.
“Uno sciopero che ha interessato la maggior parte dei medici che lavorano nel servizio pubblico. A questa forma di protesta hanno aderito 10 sigle sindacali, quasi tutte quelle del mondo medico. Una protesta – ha spiegato il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – che nasce per una serie di mancanze di risposte. Alla luce di una legge di bilancio che, di fatto, ignora la sanità l'elenco dei nodi irrisolti è noto: definanziamemnto del servizio sanitario nazionale, contratto fermo da dieci anni, trattamento accessorio bloccato, una spesa per il personale vincolata ai livelli del 2004 che frena le assunzioni, insieme ad una insufficiente formazione specialistica post lauream. Non c'è alcuna risorsa aggiuntiva per il Fondo nazionale, nessun investimento per il patrimonio edilizio, sanitario e tecnologico in questo Bilancio presentato dal Governo.
Non è stata una lotta per senso di corporativismo – ha aggiunto Armentano – ma perché ha in carico il bene più importante, la salute. La Regione Toscana, contrariamente a quanto fatto dal Governo, ha dato subito una risposta ed ha investito 8 milioni. Anche noi, come amministrazione comunale, ci siamo adoperati dimostrando vicinanza e mettendo a disposizione dei tanti giovani medici il salone dei Cinquecento per il “Giuramento d'Ippocrate”. Inoltre, ci stiamo attivando col consigliere delegato per le politiche giovanili Cosimo Guccione – ha continuato il presidente Armentano – per cercare di trovare una forma e una proposta da presentare che possa dare delle risposte a tutti quei medici che stanno avviandosi verso un mondo che, al momento, non fornisce nessuna risposta”.
“In questa protesta – precisa il consigliere delegato per le politiche giovanili Cosimo Guccione – va colta positivamente la richiesta di maggiori fondi per la formazione dei giovani medici che, di fatto, garantiranno il futuro di questa indispensabile professione”. (s.spa.)