The Lodge. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) e Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani (Sinistra Progetto Comune Quartiere 1): “Sanzioni senza soluzioni e un solo fonometro in città”

“La risposta a un’interrogazione urgente conferma che a chi governa la città il tema dell'inquinamento acustico sfugge nella sua centralità”

La Polizia Municipale, con i reparti di Polizia Amministrativa, Polizia Edilizia e Polizia Ambientale, nel corso del 2021, ha inoltrato notizia di reato all’Autorità Giudiziaria per alcune opere esterne realizzate dal locale The Lodge. Nello stesso anno, così come nel corso del 2022, sono state emesse sanzioni per la violazione della valutazione di impatto acustico.

Però «la Polizia Municipale può solo ordinare l’abbassamento della musica o la sua cessazione nel caso che vada oltre l’orario nell’immediatezza del controllo, ma non ha alcuna facoltà di disporre la chiusura dell'attività né dare prescrizioni per il prosieguo che debbono essere rispettate».

Insomma, può solo verificare le violazioni e marginalmente intervenire. Il problema è che anche su questo fronte ha pochi strumenti. Il Partito Democratico – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu con Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani si Sinistra Progetto Comune al Quartiere 1 – era sconvolto dalla nostra richiesta di investire in più fonometri. Diceva che tre sono sufficienti. Ecco che adesso scopriamo di averne uno solo, con due sole figure abilitate a usarlo. Un corso di quattro mesi per averne altre è stato effettuato, ma manca l'abilitazione da parte della Regione Toscana. E in ogni caso è sopravvissuto un solo apparecchio per rilevare l'inquinamento acustico. Che per chi governa la città non appare essere evidentemente una priorità.

Tornando al The Lodge: la Direzione Ambiente ci fa sapere che i rapporti della Municipale non sono sufficienti per aprire un procedimento amministrativo. L'esposto della cittadinanza ha portato a inviare una verifica autonoma del rispetto dei limiti di legge, da parte del locale. Se il problema dovesse protrarsi, servirà un controllo fonometrico (se l'unico fonometro sopravvissuto non si rompe).

Insomma, se la cittadinanza non avesse fatto un esposto sarebbe tutto (non) risolto con un paio di sanzioni amministrative? Perché inoltre i rilievi già effettuati dalla Municipale non sono sufficienti per un'azione più incisiva?

Comunque torneremo sul tema, fra pochi giorni, per capire che tipo di soluzioni ha scelto il locale nei 30 giorni che gli sono stati assegnati.

Dovendo purtroppo chiedere alla cittadinanza – concludono Palagi, Bundu, Ridolfi e Torrigiani – di continuare a essere attiva nella difesa dei suoi diritti.

Mentre attendiamo di capire che tipo di conseguenze ci saranno per la denuncia di reati edilizi”. (s.spa.)

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