“Lunedì in Consiglio Comunale ne chiederemo conto all’Amministrazione”
“Sono trascorsi oltre tre anni da quando il MoVimento 5 Stelle sollevò per primo la questione dei lavori iniziati e ad oggi non ancora terminati del Restauro Monumentale della Loggia del Bigallo, delle facciate e delle coperture adiacenti su Piazza San Giovanni e su Via de’ Calzaiuoli”.
“Chiunque fiorentino cammini per piazza Duomo ormai non fa nemmeno più caso agli enormi cartelloni pubblicitari che svettano a due passi dal Campanile di Giotto e dal Battistero” così il consigliere Roberto De Blasi.
“L’azienda fiorentina di pubblicità Real Media S.r.l. che si dovrebbe occupare della ristrutturazione dell’immobile di proprietà dell’A.S.P. Firenze Montedomini, sostiene interamente i costi del restauro – pari a oltre 680 mila euro – sfruttando in via esclusiva gli spazi pubblicitari su cantieri, ponteggi e recinzioni allestiti per l’esecuzione dell’intervento”.
“Che significa questo?” si domanda il pentastellato.
Il dubbio che più pubblicità porta più soldi nelle casse dell’azienda e quindi meno interesse a finire i lavori di restauro appare quanto mai legittimo in questo caso.
“Lunedì in Consiglio Comunale chiederemo chiarimenti in merito e vogliamo anche sapere se e quanto paga la ditta per l’occupazione del suolo pubblico dei ponteggi. Se pagasse poco o nulla sarebbe una conferma ai nostri interrogativi” prosegue De Blasi.
“Ma non solo. Ricordiamo benissimo che gli accordi presi a suo tempo tra Comune di Firenze, A.S.P. Montedomini e Real Media S.r.l. prevedevano la possibilità, durante il restauro della Loggia del Bigallo, di effettuare visite al cantiere per cittadini e studiosi, attraverso la salita in sicurezza sui ponteggi”.
“Che ne è stato di questo progetto culturale? L’ultima notizia sul sito di Montedomini risale al 16 novembre 2021 e prevedeva la possibilità di visita solo per coloro che si erano già prenotati”.
“Chiederemo quindi all’Amministrazione se e quante visite sono state realizzate nel 2022, perché anche questo aspetto contribuisce a creare un clima assai nebuloso nella gestione dell’ennesimo cantiere infinito che caratterizza ormai la città di Firenze” conclude il consigliere. (s.spa.)