“Dopo lo Scudo Verde è proprio il caso di dire che oggi è arrivato il secondo pacco di Natale” così il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“Abbiamo chiesto in Consiglio comunale all’assessore alla mobilità Giorgio se dal 1° gennaio 2025 i circa 43.000 cittadini fiorentini, che hanno in questi anni apprezzato la misura della vetrofania per la sosta della propria auto in città, avrebbero potuto festeggiare il nuovo anno con la proroga della misura” prosegue Masi.
“Ed invece no, perché quando l’Amministrazione fa qualcosa di buono, ecco che poi ci ripensa e va a stravolgere un istituto che è stato accolto positivamente dalla cittadinanza. Un controsenso, direi”.
“Sono mesi che chiediamo all’assessore di esprimersi su un tema fortemente caro ai fiorentini, tant’è che in varie occasioni lo stesso Giorgio ha dichiarato che molte persone gli hanno personalmente scritto”.
“Eppure il Comune si riduce sempre all’ultimo minuto per decidere e dare indicazioni alla cittadinanza, e in questo caso, è proprio il caso di dirlo, il regalo non piace a nessuno”.
“Giorgio ha dichiarato che ci sarà una riorganizzazione del servizio di sosta, ma non è dato sapere in cosa consisterà questa revisione. Le uniche note rilevate oggi dall’assessore sono i riferimenti a tutela dell’abitazione, economicità della nuova misura e sostegno alla mobilità pubblica. Tutto e niente, così pare”.
“Auspico che venga comunque presa in seria considerazione la possibilità di concedere ai cittadini, anche a pagamento, uno spazio di sosta nella zcs di residenza, e consiglio anche la possibilità di acquisto in altre zone. Queste misure contribuirebbero sicuramente ad un miglioramento della qualità della vita, visto i dati di oggi del Sole24ore”.
“In ogni caso – conclude il capogruppo del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – però queste modalità di gestione di un tema così importante come la vetrofania non possono essere accettabili, considerato che mancano solo 15 giorni alla fine dell’anno e questo ritardo non può che costituire un aggravio di lavoro per gli uffici”. (s.spa.)