“Apprendiamo dalla stampa che l’assessore Guccione intende dar vita a una Consulta di giovani under 35 anni che avrà la prerogativa di formulare pareri e dare spunti sulle iniziative e i progetti da mettere in atto per far ripartire i giovani e con essi la città” spiega il Consigliere M5S Lorenzo Masi e continua: “nobile l’idea di partire dai fabbisogni reali dei giovani lasciando che siano proprio loro a proporre e progettarsi, ci si chiede perché non averci pensato prima…”.
“Tutti gli studi in materia di politiche giovanili – continua il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – sostengono, ormai da anni, l’idea che i giovani debbano partecipare ai processi di trasformazione in prima persona; gli Osservatori sui giovani da anni ci dicono che i giovani sono disincantati e sfiduciati nei confronti della politica e dei partiti e che la partecipazione è fondamentale nell’accorciare la distanza con le istituzioni… I giovani vorrebbero essere autonomi, non essere di peso alla famiglia, si adeguano a retribuzioni insoddisfacenti e si adattano a svolgere lavori talvolta molto distanti dalla loro formazione; sono anni che determinanti sociali, culturali ed economiche hanno portato gli under 35 a vivere una situazione di grande difficoltà. Certo con la pandemia la situazione è peggiorata e non sono poche le segnalazioni di disagio psicologico che pervengono da ogni parte di Italia, gli indicatori sulla salute mentale di ragazzi e giovani sono in calo e le richieste d’aiuto ai servizi pubblici sono cresciute esponenzialmente”.
“C’è bisogno di risposte immediate – continua Masi – a distanza di un anno dall’inizio della pandemia, e dopo molti anni caratterizzati da una grave crisi che ha investito i giovani. Non c’è bisogno di creare una Consulta con “qualche decina di giovani iscritti ai circoli”, c’è bisogno di politiche di investimento sociale, di promozione attiva delle competenze, occorre valorizzarli i giovani, includendoli nei processi decisionali, occorre offrire loro delle concrete opportunità”.
“A due anni dal suo insediamento lascia perplessi che l’assessore voglia iniziare “un ennesimo percorso di ascolto dei giovani” quando invece servirebbero risposte concrete e pragmatiche. Abbiamo appreso dalla stampa notizie che avremmo voluto apprendere in Consiglio, siamo pronti a collaborare e a offrire le nostre proposte, perché non viene a parlarcene in Consiglio, assessore? Perché – conclude il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – non ripartire dal territorio, dal consiglio di quartiere, dai quartieri stessi, tante sono le persone che hanno idee e che avrebbero voglia di dare il loro apporto, non sarebbe il momento di accelerare anziché di consultarsi?”. (s.spa.)