55 bancarelle del centro storico spostate dalle loro postazioni usuali e spedite a rotazione tra Piazza San Lorenzo e Piazza dell’Unità Italiana per lavori non urgenti di Publiacqua che erano noti all’Amministrazione Comunale dal 20 settembre.
Un tempo congruo per organizzare al meglio gli spostamenti e coordinarsi con gli ambulanti stessi al fine di evitare loro disagi. E invece no, accade tutto il contrario.
4 giorni di preavviso, questo il tempo che è stato concesso agli ambulanti per spostare le loro attività.
“Perché il Comune ha avvisato gli ambulanti solo 4 giorni prima, nonostante l’ordinanza di autorizzazione ai lavori di Publiacqua sia stata emanata il 20 settembre?” ha chiesto oggi in Consiglio Comunale il consigliere pentastellato Lorenzo Masi.
“Sono due mesi che il Comune sa dei lavori di nuovo allaccio idrico e fognario di Publiacqua che doveva effettuare in Via Chiara, con la necessità quindi di spostare le bancarelle della zona. L’assessore Bettarini ci ha detto oggi che i lavori erano noti alle categorie e non abbiamo motivo per non crederci, ma di fatto ha dato solo 4 pochi giorni di preavviso con la determina dirigenziale n. 8861 del 2 novembre 2023, disponendo il trasferimento temporaneo delle bancarelle. Gli ambulanti non hanno così avuto tempo di organizzare gli allacci elettrici delle nuove postazioni”.
“Risultato scontato: tutti al buio e fine attività forzata alle 17:00 col calar del sole” dichiara amareggiato il consigliere.
“I danni per gli ambulanti ci sono stati eccome, e menomale che il Comune rivendica sempre il ruolo fondamentale dei mercati artigianali”.
“Abbiamo chiesto all’assessore al commercio Bettarini che almeno il termine dei lavori di Publiacqua, previsto per sabato 25 novembre, sia effettivamente rispettato” dichiara Masi.
“Su questo punto l’Amministrazione non ha nemmeno risposto, specificando soltanto che la posa delle pietre sulla strada è ancora in corso. Questo significa che i lavori non saranno conclusi nei tempi e che quindi gli ambulanti non potranno tornare a lavorare nelle loro postazioni? Legittimo pensare che sarà così. Resteremo vigili sul tema però duole constatare che a farne le spese, anche in questo caso, sono i lavoratori e lavoratrici delle bancarelle. Un’altra occasione mancata” conclude il consigliere pentastellato. (s.spa.)