“L’arrivo a Firenze di nuove forze militari inviate dal Governo centrale a presidiare le zone critiche della città, prima tra tutte la Stazione Santa Maria Novella e le aree limitrofe, sembra non influenzare le scelte dell’Amministrazione Comunale in tema di sicurezza urbana.
Alla luce delle recenti novità lette a mezzo stampa, abbiamo chiesto all’assessora alla sicurezza Albanese se intendesse modificare qualcosa nella presenza e distribuzione di vigili urbani nei quartieri della città, sia durante l’orario diurno che notturno” così il consigliere Lorenzo Masi.
“Poche le risposte ricevute oggi, se non un numero: 60 sono gli agenti di polizia municipale che il Comune utilizza in orario notturno per le vie della città, su un totale di 730. Nient’altro, e questo non ci basta”.
“Ai cittadini – prosegue il pentastellato – interessa poco sapere se le strade che percorrono, i locali che frequentano, le auto che parcheggiano, saranno vigilate da agenti stipendiati dal Comune di Firenze o dal Ministero dell’Interno”.
“Quello che conta è che il Comune dia loro un segnale forte di presenza sul territorio, di vicinanza nelle difficoltà e di sicurezza pubblica. Possiamo dire che la Giunta Nardella stia facendo abbastanza da questo punto di vista? Francamente non ci pare, perché i tavoli tecnici con questura, prefettura e tutte le istituzioni coinvolte servono proprio a mettere a punto un quadro d’insieme di tutela della sicurezza cittadina. I fiorentini vogliono risposte concrete al bisogno di sicurezza che così fortemente aleggia in città” conclude il consigliere Masi. (s.spa.)