“Lo scorso 25 gennaio, a Livorno: un dodicenne viene presa a calci sputi perché ebreo. Il 24 gennaio, ad Auschwitz: una donna si fotografa mentre fa un saluto nazista e così altri episodi si sono verificatisi recentemente non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei.
Da pochi giorni è passato il giorno della memoria – ricorda il consigliere della Lista civica Nardella Luca Santarelli – e nel Consiglio comunale di lunedì scorso abbiamo avuto una lunga condivisione di idee, sentimenti e preoccupazioni.
In particolare, mai come ora, risulta attuale uno storico e dignitoso discorso tenuto dalla Senatrice Liliana Segre al Parlamento europeo il 29.1.2020 (seduta accanto ad un uomo di fede come il compianto Presidente Sassuoli) allorquando, tra le tante dolorose vicende vissute, ha raccontato di quando in colonna, con altri 50.000 persone, passavano interi paesi trovando persiane chiuse, tutte chiuse, e nessuno che buttava un “tozzo” di pane. Il racconto della Senatrice Segre ci ha fatto capire non solo di come in quell’occasione vi era stato un annientamento dell’essere umano, i bambini non erano più bambini, le donne non erano più donne, gli uomini non erano più uomini, ma di come l’indifferenza colpisse mortalmente al pari dell’azione. Personalmente – continua Luca santarelli – ritengo che quel discorso non narrasse solo episodi drammatici della vita della Senatrice, ma anche di reali preoccupazioni attuali e i recenti episodi lo confermano. Ancora oggi ci sono troppe persiane chiuse al passaggio dell’essere umano, troppa indifferenza e l’indifferenza è comunque una presa di posizione da condannare al pari di quel dodicenne che offende un coetaneo perché ebreo e della signora che si scatta un selfie evocando il nazismo. Non solo, non è accettabile parlare di bravate quando si tocca questo tasto della storia recente. La bravata non è ammessa, è da condannare in modo fermo e risoluto. In conclusione, ogni 27 gennaio rimanga giorno della memoria, ma ogni giorno dell’anno rimanga il “giorno delle memorie”: memoria di chi è stato strappato dalla sua casa e barbaramente ucciso, di chi moriva nelle lunghe camminate della morte e di chi non apriva la persiana per buttare un “tozzo” di pane (usando le parole della Senatrice Segre). Noi – conclude il consigliere della Lista civica Nardella Luca Santarelli – abbiamo un dovere morale e umano di tenere aperta la nostra persiana e condannare coloro che la tengono chiusa”. (s.spa.)