“Assume la scena di un blitz – commenta il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – quello imposto da Nardella ai danni del Sovrintendente Chiarot. Ma è con Luisi che si scopre il segreto di Pulcinella: imporre Nastasi è una scelta politica, dispiace che Nardella durante la presentazione delle sue idee per Firenze in Consiglio, non abbia speso neanche un minuto per il Maggio. Una querelle che si sta consumando tutta fuori dalle sedi istituzionali: il Sindaco ha l'obbligo morale di riferire in Consiglio Comunale. Quale convenienza ha Nardella nel promuovere la figura di Nastasi? Si vuole competere con La Scala di Milano, quindi non si porrebbe il problema anagrafico per Chiarot già sollevato, giacché praticamente coetaneo del futuro sovrintendente lombardo. Eppure Nastasi lo conosco come il ministro ombra renziano: davvero non esiste persona più trasparente? Egli compariva più volte sulle intercettazioni P4, per non parlare della rottura mai sanata con Napoli per la gestione del teatro Grande di Pompei: non certo la professionalità di cui abbiamo bisogno.
Altro che competizione con la Scala, Nardella sta lasciando la mano del Maggio per occuparsi di altro, forse per il troppo impegno nel rincorrere Salvini con critiche e scarse proposte sulla sicurezza locale. Ma è un passaggio sgarbato, verso una istituzione che merita di essere rappresentata dal proprio Sindaco e non da un alfiere di Matteo Renzi”. (s.spa.)