“Maggio Musicale”. Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle): “L’Assessore Sacchi nega l’elenco degli scritturati alla V Commissione consiliare”

“I consiglieri del Movimento Cinque Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi chiedono chiarezza all’Assessore dopo l’operazione Spartito che sta svelando una “scritturopoli” in tanti importanti teatri italiani. 

Preoccupa – spiegano i consiglieri del Movimento 5 stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – il diniego dell’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi di fornire alla Commissione consiliare V (Cultura e sport) un quadro dettagliato ed esaustivo delle procedure di selezione degli artisti scritturati al Maggio Musicale Fiorentino nel biennio 2018-2020. 

Arriva così un’interrogazione al Sindaco che parte da due presupposti. Il primo è che il Comune di Firenze versa ogni anno un sostanziale contributo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (previsto per il bilancio di previsione 2020-22 nella misura di € 4.500.000) e il secondo che l’articolo 29 della legge n. 800/67 sugli spettacoli dal vivo prevede che gli spettacoli devono prevedere l’esibizione di artisti italiani in misura prevalente mentre, dai nominativi degli artisti presenti nel calendario della stagione 2020-2021 della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, ciò sembra non essere stato attuato. 

Perché l'Assessore nega queste informazioni quando invece il Sovrintendente Pereira si è dichiarato disposto ad un’audizione in Consiglio comunale? 

A Firenze è tutto a posto? Allora perché l'Assessore nega di mostrare il numero di contratti con riferimento a ciascuna agenzia e di verificare che tali rapporti giuridici siano conclusi in ossequio ai principi di buon andamento, imparzialità, trasparenza e rotazione dell’attività pubblica amministrativa? Perché – concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle De Blasi e Masi – non si fornisce il numero di contratti sottoscritti per primi ruoli distinti per società di selezione nel biennio 2018-2020?

L’auspicio è che il ritorno delle sedute del Consiglio Comunale a distanza – concludono De Blasi e Masi – non diventi una scusa per nascondere qualcosa”. (s.spa.)

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