Lo scorso 23 novembre, durante il Consiglio di Quartiere 2 aperto, è stata nuovamente sollecitata l’Amministrazione Comunale a dare attuazione alla deliberazione del Quartiere 2 per ricordare e commemorare in modo solenne Remo Petroni. La vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani su questo tema ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessore alla cultura della memoria ed alla toponomastica Alessandro Martini.
“Remo Petroni lavorava per l’Argo come guardia giurata. A soli 23 anni, nella notte tra il 29 e 30 giugno del 1977 durante il suo suo giro di controllo sventò un attentato fascista alla torre serbatoio dell’acquedotto di via Moreni a Coverciano. Nell’inseguimento che seguì – ha ricordato la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – Remo fu ucciso dal commando fascista con un colpo di pistola. Alla presenza del sindaco Elio Gabbuggiani, del Gonfalone della Città due giorni più tardi furono celebrate le esequie in Santissima Annunziata, tantissimi cittadini si strinsero alla giovane vedova Antonella e del piccolo Davide. Un corteo spontaneo accompagnò per le strade del centro il feretro fino a Piazza Duomo. Nel 2022 saranno 45 anni da quel tragico evento e dal sacrificio eroico del giovane Remo. È importante che da questo Consiglio arrivi la certezza di poter ricordare questo giovane ragazzo che morì per evitare quella che poteva trasformarsi in una tragedia. Come ci ha ricordato l’assessore Martini, Remo Petroni abitava a Sesto Fiorentino e l’amministrazione locale lo ricordò subito con una commemorazione ed una lapide che è in un giardino. La vedova, che aveva 20 anni e rimase sola con un bimbo piccolissimo, vive ancora a Sesto Fiorentino. Insieme alla presidenza del Consiglio comunale occorre arrivare, entro il 30 giugno 2022, a formalizzare un atto concreto e tangibile per ricordarlo. Un uomo che ha segnato la propria vita facendo il proprio dovere fino in fondo.
Un ringraziamento anche ai blogger che hanno ripercorso, di recente, la storia recuperando così dall’oblio la storia di questo giovane – ha concluso la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – a cui dobbiamo l’aver sventato un attentato fascista negli anni di piombo nella nostra città. Sarà importante ricordarlo così come fu ricordato, da tutta Firenze, 45 anni fa. Sarà un atto dovuto e voluto da parte della Città di Firenze”. (s.spa.)