“Chiediamo anche che si proceda presto all’intitolazione di una strada a Don Luigi Stefani”
“La targa per gli esuli giuliano-dalmata presso il complesso di Sant'Orsola a Firenze sia posta già quest'anno in occasione del giorno del ricordo”. E' questo l'accorato invito di Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia a Firenze e Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi - centrodestra per il cambiamento- che nei giorni scorsi hanno incontrato Miriam Andreatini Sfilli, delegata fiorentina dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia insieme ad una delegazione di esuli fiorentini.
“Nelle scorse settimane - hanno ricordato Gandola e Cellai - il consiglio metropolitano di Firenze ha votato unanimemente la proposta di delibera che prevede che sia posta una targa in ricordo degli esuli giuliano-dalmata presso il complesso di Sant'Orsola a Firenze con il seguente testo deliberato dalla Giunta di Firenze : "Siamo esuli Fiumani, Istriani e Dalmati. Siamo case strappate, uomini donne e bambini costretti a diventare stranieri. Ora siamo libertà ritrovata che ricorda chi siamo stati e sempre saremo: italiani"
“Le targhe servono per ricordare persone e fatti accaduti e in questo senso il testo ci soddisfa solo in parte perché non menziona i responsabili dell'esodo, cioè i comunisti jugoslavi all'ordine di Tito che costrinsero centinaia di migliaia di italiani a lasciare la propria terra per sfuggire alla pulizia etnica in atto. E’ anche vero che il testo inquadra il tema dello strappo dalla propria terra, della libertà ritrovata e del legame indissolubile tra gli esuli e la Patria e quindi lo consideriamo un passo avanti nella lunga battaglia che il centrodestra da decenni porta avanti a Firenze per rendere il giusto omaggio al sacrificio di tutti i nostri connazionali coinvolti. Senza dimenticare che la targa fa seguito a un atto approvato precedentemente in Consiglio Comunale a Firenze su proposta di Jacopo Cellai e Francesco Torselli” aggiungono i due esponenti azzurri.
“Pertanto chiediamo che la targa sia apposta già quest'anno senza attendere il completamento dell'annoso restauro del complesso di Sant'Orsola, che fu rifugio per 580 famiglie di lavoratori provenienti da Pola. Invero – sottolineano Cellai e Gandola – non solo a Firenze ma anche in ogni Comune dell'area metropolitana, chiediamo di individuare un'area da dedicare ai martiri delle foibe. Le vicende delle donne e degli uomini, circa diecimila in quattro anni, gettati nelle Foibe, parlano ancora al nostro presente, con i loro volti e il loro destino tragico. Un ricordo permanente in ogni comune dell'area metropolitana è dunque oggi sempre più necessario per rendere servizio alla verità e ricordare quegli italiani privati di tutto, dei loro beni e dei loro diritti, nostri concittadini deportati e torturati dal comunismo titino che per troppo tempo sono state vittime dell’oblio”.
“Chiediamo inoltre – concludono i due esponenti azzurri – che si proceda al più presto anche all’intitolazione di una strada a Don Luigi Stefani, sacerdote esule e riferimento degli esuli in città, simbolo della Misericordia di Firenze, già approvata dal Consiglio Comunale”.(fdr)