“Curioso che il PD in Consiglio comunale faccia question time alla giunta sul tema e poi scelga di non fare nulla di concreto contro il dilagante fenomeno”
“Promuovere la metodologia denominata “peer to peer education” presso le scuole fiorentine che vorranno aderire all’iniziativa proposta. L'insegnamento del Peer-to-Peer Learning si basa sul cosiddetto principio di “similarità”. Questo aspetto cardine della Peer Education si traduce nell'esigenza che la conoscenza condivisa si trasmetta tra “pari grado”, cioè tra persone simili, per età, status o interessi. In sostanza, si tratta di coinvolgere ragazze e ragazzi delle scuole a intraprendere percorsi coi propri compagni per spiegare perché sia sbagliato bullizzare. Attivare dunque percorsi formativi basati sulla peer education. Farsi portavoce e interlocutore privilegiato delle istanze di nuove azioni di sensibilizzazione e diffusione di buone pratiche nella prospettiva della riduzione di comportamenti e abitudini quotidiane a impatto negativo sui comportamenti di adolescenti e futuri adulti ed evitare quindi l’emergere di nuove situazioni di bullismo e cyberbullismo. Questo quanto chiedevamo di fare al Comune di Firenze con una mozione. La maggioranza ha scelto di bocciarla in commissione Istruzione e Lavoro”. Lo dichiarano il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi insieme al capogruppo Roberto De Blasi.
“Maria Antonietta Gulino, Presidente dell'Ordine degli Psicologi della Toscana, dopo l’allarme lanciato dal procuratore generale presso la corte d'appello, Luciana Piras, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, ha affermato: “Occorre lavorare sulla prevenzione e sul supporto tempestivo alle vittime, troppo spesso in silenzio”. E ancora: “Dobbiamo lavorare sulla prevenzione, attraverso un'educazione al digitale, spazi di aggregazione, attraverso un'informazione trasversale giovani-famiglia-scuola. La scuola - conclude - è anche la prima barriera contro le baby gang: ambienti aperti, d'integrazione e in cui i ragazzi possono trovare attività anche extracurricolari come opportunità educative, di confronto e di coinvolgimento per tutti i giovani, ma soprattutto per quelli che vivono in contesti sociali ed economici difficili. La scuola è il luogo primario dove si parla e si ascolta, dove i giovani incontrano gli adulti al di là dei confini generazionali. Serve un rinnovato impegno da parte di famiglie, insegnanti, professionisti della psicologia, educatori”. Esattamente in questa direzione andava la proposta contenuta nella nostra mozione” sottolineano i consiglieri.
“Risulta curioso che il PD, che con la vice capogruppo Innocenti era intervenuto appena ieri in consiglio comunale con un question time all’assessora Albanese sul tema, scelga poi, una volta che viene avanzata una proposta per fare qualcosa di concreto, di bocciarla” concludono Masi e De Blasi. (fdr)