Mense, Armentano e Albanese a Fdi e Lega: “Mai sentito parlare di norme e regole in una gara pubblica?”

Il capogruppo e la vicecapogruppo Pd replicano a Draghi e Asciuti

“Draghi e Asciuti non comprendono, o fingono di non comprendere, come funzionano le procedure di gara negli enti pubblici. Ci sono norme a cui attenersi, parametri da rispettare per garantire elevati standard qualitativi. Ci sono commissioni ad hoc che vagliano le candidature, concentrandosi su tutti questi elementi in modo accurato e capillare. Le gare seguono modalità di legge non forme di meritocrazia fatta in casa. Nello specifico il bando per la refezione scolastica si è svolto seguendo la normativa comunitaria in materia e sono stati applicati criteri molto stringenti, in particolare un rapporto qualità prezzo rispettivamente di 80/20 come mai in precedenza. Si tratta inoltre di un bando sperimentale, che permette all’amministrazione di inserire correttivi laddove se ne manifesti la necessità. Vengono infine introdotti elementi importanti relativi alla partecipazione, vanno in questo senso le novità che ha illustrato oggi l’assessore Funaro con l’istituzione di nuovi livelli di monitoraggio, volti proprio a garantire un coinvolgimento ancora maggiore dei genitori nella verifica della qualità del servizio. C’è un altro tema, cruciale, quello dei controlli, e sappiamo bene che da parte dell’amministrazione l’attenzione su questo è massima. Ci sono sopralluoghi e continue verifiche per monitorare l’andamento del servizio, vagliare ogni segnalazione, intervenire tempestivamente su ogni situazione critica e nel caso provvedere a sanzioni. E’ questo che quando si parla di bambini è necessario fare invece che alzare polveroni come fanno le opposizioni”.

Così Nicola Armentano e Benedetta Albanese, capogruppo e vicecapogruppo Pd, in risposta alle dichiarazioni di Draghi (Fdi) e Asciuti (Lega) sull’esito della gara per le mense scolastiche cittadine.

 

(sa. ca.)

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