Cellai: "L'assessore Funaro oggi in consiglio ci ha dato i numeri: 23 strutture Cas e 13 Sprar con 636 persone. Il fenomeno è sempre più fuori controllo"
“Il Sindaco Nardella nei giorni scorsi aveva comunicato alla città che, dall'inizio dell'anno a maggio, sono 231 i migranti che a Firenze hanno avuto il diniego alla loro richiesta di asilo politico, dovrebbero quindi essere usciti dalle strutture di accoglienza in quanto irregolari ma dei quali non sappiamo più niente. Oggi in consiglio comunale, rispondendo a una mia domanda di attualità, l'assessore Funaro ha puntualizzato che abbiamo sul territorio 23 strutture CAS e 13 SPRAR con 636 persone totali – afferma il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai –. Ci dicono che in queste strutture è stata attivata la convivenza anagrafica in modo da aggiornare il Comune in merito alla posizione anagrafica dei singoli presenti nelle strutture di accoglienza che hanno diritto alla residenza sino al momento del giudizio sulla propria richiesta di asilo. La nostra richiesta, dati anche i dubbi che emergono nella gestione di queste strutture sul territorio nazionale e toscano è quella di un controllo capillare sulle informazioni inviate all'anagrafe per evitare che restino iscritte come residenti anche persone che si sono allontanate dalle strutture o che abbiano avuto il diniego alla domanda di asilo senza che questo venga comunicato all'anagrafe. Perché la Regione Toscana si ostina a dire no a quel centro di rimpatrio previsto dalla legge che servirebbe esattamente a dare una sistemazione e, al contempo, controllare coloro cui non è stato riconosciuto il diritto di asilo in attesa del rimpatrio nel Paese di origine? Rossi ha sempre detto no e vorrebbe la sanatoria per tutti i casi di questo genere, oltre il 70% delle richieste fatte in Toscana e il PD non ha fatto nulla per convincerlo a fare diversamente. Nardella li chiama migranti fantasma, ma il suo partito in Regione c'è stato in carne ed ossa, altro che fantasmi, ed ha avuto tutto il tempo per provare a fare qualcosa che non ha mai fatto per paura di una crisi politica con Rossi che non si poteva permettere".
"Oggi – conclude Cellai – ci dicono che siano quasi diecimila i richiedenti ospiti in strutture toscane. E tra questi che ne sarà di quelli che avranno il diniego? Altri fantasmi, altri rischi, per i toscani e per gli stessi irregolari. Il PD oggi non può chiamare in causa Salvini, quando sostiene un presidente come Rossi che chiede la sanatoria per chi ha il diniego e continua a dire no al CPR, è un atteggiamento ipocrita e non credibile". (fdr-s.spa)