“Il Tar della Toscana ha accolto il ricorso di una delle aziende dello sharing in merito all’obbligo di utilizzo del casco anche per i maggiorenni. Una decisione motivata dalla non competenza normativa dell’Amministrazione in materia.
Ci dispiace ripeterci ma lo avevamo detto in tempi non sospetti. E ci dispiace continuare a dire che avevamo ragione noi. Avevamo ragione fin da subito – dichiarano i Consiglieri di Centro Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici – che l’ordinanza che a suo tempo aveva firmato il sindaco Nardella era sbagliata ed inapplicabile perché il Comune di Firenze non può sostituirsi al Codice della Strada.
Avevamo da subito chiesto al Sindaco Nardella – continuano Cocollini e Montelatici – di ritirare l’ordinanza e di non trascinare il Comune in un oneroso contenzioso legale, ma siamo rimasti inascoltati. Questa gestione superficiale non fa altro che minare la credibilità della Città di fronte agli investitori che, come in questo caso, hanno deciso di investire milioni di euro nel servizio di sharing e che hanno fatto ricorso, vincendolo, al Tar.
Questa sentenza – concludono Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici – spero metta fine a questa ordinanza che era sbagliata e che il Tar ha, giustamente, annullato. Chiediamo maggiore serietà da chi ha il compito di governare la città. Condividiamo l’esigenza di garantire la sicurezza delle persone, ma per questo serve una legge nazionale e non un’ordinanza di un sindaco”. (s.spa.)