“Apprendiamo che ci sarebbero ben quattro richieste di sfratto per la comunità islamica fiorentina dai fondi di piazza dei Ciompi e che quello esecutivo dovrebbe avvenire tra circa un mese. Perché di fronte a così tante richieste di sfratto il sindaco Nardella non interviene per far rispettare la legge? Ci risulta che non faccia lo stesso con i suoi concittadini di altra confessione religiosa, visto che ben 130 famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nei primi nove mesi dell’anno. A quanto pare un fiorentino sotto un ponte è accettabile, mentre un musulmano deve assolutamente avere un tetto sotto cui pregare.
Da decenni la questione del centro islamico di piazza dei Ciompi non trova una soluzione. O meglio, la sinistra al governo della città non vuole assumersi la responsabilità di trovarne una. E’ inutile che il Pd continui a fare da paladino dell’accoglienza e dell’interculturalità, nessun fiorentino sarebbe felice di avere un centro islamico o una moschea sotto casa. Chi amministra Firenze lo sa bene, e Nardella - così come i suoi predecessori - preferisce procrastinare qualsiasi decisione e mantenere una situazione di palese illegalità. Eppure che la situazione in piazza dei Ciompi sia insostenibile è chiaro a tutti. Negli anni, attorno al luogo di culto per esempio in Borgo Allegri, ci sono stati diversi episodi di abusivismo e non dimentichiamoci che quella piazza non è vivibile nelle ore di preghiera. Altroché accoglienza e interculturalità, qui si sta facendo esattamente l’opposto da oltre 20 anni obbligando fiorentini e musulmani a una convivenza indecente”. Lo dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, capogruppo rispettivamente in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio di Fratelli d'Italia.