Multiutility. Alessandro Draghi: “Nardella è The Wolf of Wall Street”

Fratelli d’Italia: “La “mega ditta” per la gestione dei servizi idrici e ambientali nasce sotto i peggiori presupposti e sarà quotata in borsa”

“La holding annunciata in conferenza stampa dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, insieme al presidente della Regione Toscana, come un “percorso aperto a tutti quei Comuni che vogliono starci”, mostra le prime crepe visto che Pistoia e altri piccoli comuni di provincia, per lo più governati dal Pd, non nascondono a Giani e Nardella il loro mal di pancia. 

Come nel famoso film di Leonardo Di Caprio, mi immagino schiere di telefonisti e consulenti bancari intenti a vendere le azioni della nuova multi servizi – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – insieme ai futuri soci privati che conteranno il gruzzolo derivato degli utili”.

“Ho la pretesa di pensare – esclama Draghi – che hanno già pronto, da tempo, il nome e il lancio pubblicitario per piazzare le azioni della nuova mega società a gestione pubblico/privata.

Sta per essere partorita la grande multiutility, come in Emilia e in Piemonte, che gestirà la raccolta dei rifiuti e dell’acqua.

Il problema è sempre questo ed è anche inutile chiedere: perché non vengono fatti percorsi partecipativi ed udienze in Commissione, e si organizza, invece, una conferenza stampa, si annunciano decisioni già prese, si mostrano le famose “slide” alla stampa e si promette che si seguirà l’iter istituzionale che, come sempre, vedrà il Consiglio comunale ratificare ciò che è già da mesi deciso?”.

“Alia e Publiacqua devono migliorare e ottimizzare i servizi, abbattere le tariffe e non lasciarsi “colonizzare” dalle altre Regioni, ma sembra curioso il metodo utilizzato: la società così non solo vedrebbe l’ingresso dei privati ma renderebbe impossibile la ripubblicizzazione dell’acqua.

E su questo “casca l’asino” poiché il sindaco di Firenze ha, su questo tema, fatto marcia indietro. Inoltre denuncio – continua Draghi – la totale mancanza di trasparenza nell’operazione e l’assenza di percorso partecipativo di cittadini, istituzioni e corpi intermedi.

Urge un'audizione in Commissione controllo, ma temo – conclude Draghi – che sia già tardi”. (s.spa.)

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