"Un altro allarme, dopo quello del Maggio, che purtroppo non ci stupisce. La gestione Nardella pesa su tutta la città"
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune
"Sul Maggio Musicale avevamo preso parola da inizio consiliatura. Sulla Pergola e le altre realtà della Fondazione Teatro della Toscana ci erano giunte voci, che stavamo cercando di approfondire.
Due tra le principali istituzioni culturali cittadine, entrambe di livello nazionale, sono al centro delle cronache per crisi finanziarie e tagli (al lavoro e alle produzioni). Sul Maggio si poteva dare la colpa a Pereira (cioè al Sindaco che lo ha avuto, conoscendone la visione). Ma nell'altro caso?
In questi giorni si conferma il disastro politico dell'era Nardella. Un sistema culturale privo di adeguata visione. In cui si fanno molte iniziative a favore del breve periodo, per avere un ritorno immediato di immagine, a prescindere da sostenibilità e progetti.
Ad aggravare il tutto c'è il coinvolgimento di risorse pubbliche e, soprattutto, il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, specialmente di chi non ha ruoli apicali e quindi paga le conseguenze di decisioni su cui non ha nessuna responsabilità.
Leggiamo di come gli Enti locali abbiano dichiarato di non prevedere risorse aggiuntive, come forma di sostegno, nonostante siano soci della Fondazione. Sappiano quali sono i rischi in termini occupazionali? C'è questo senso di responsabilità?
E soprattutto fino a oggi dove erano? I progetti dell'allora Assessore Sacchi erano realizzabili? come sono stati portati avanti? Sono cambiati? La Vicesindaca cosa ne pensa, visto che ha ereditato una delega passata brevemente per le mani dirette del Sindaco?
Non si può accusare sempre il destino cinico e baro. È uno spettacolo deludente e privo di qualsiasi vero messaggio alla città. Mettiamo al centro una discussione sulle politiche culturali, senza limitarci a parlare di bilanci, che pure sono fondamentali, ma devono servire a offrire un servizio al territorio e a chi lo vive?". (fdr)