Palagi (SPC): "ALIA e dividendi: la società si difende, ma non c'è chiarezza"

"La replica al Presidente della Commissione Controllo difende i criteri, ma non incide sulla sostanza di alcune questioni che restano aperte"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Leggiamo sulla stampa la replica al Consigliere Bambagioni, Presidente della Commissione Controllo, in merito a una lettura dei bilanci degli ultimi anni che è stata pubblicata un paio di giorni fa in Rete Civica.
La TARI aumenta, mentre si continuano a registrare dividendi per i soci. Questo è vero o no? Come è possibile? Su questo punto non si replica, anche perché il tema coinvolge direttamente la parte politica, con un PD che fino a oggi non ha risposto.

Nella delibera sulla razionalizzazione delle partecipate, che discuteremo martedì, leggiamo: «Le società direttamente partecipate nel 2023 hanno conseguito utili per euro 77.088.354,00 e deliberata la distribuzione di dividendi per euro 44.032.300,00. Fra questi la quota di maggior rilievo è rappresentata dai dividendi di Alia Servizi Ambientali Spa che complessivamente ammontano a euro 33.000.000,00. La distribuzione di una parte di tali dividendi è legata al verificarsi di alcune condizioni inerenti contratti di finanziamento ed eventi societari. Ad oggi non si hanno informazioni circa la relativa erogazione. La quota non condizionata ammonta a euro 17.655.000,00. La quota di pertinenza del Comune di Firenze di tale ultima somma ammonta a circa 6,5 milioni di euro».

Sulla stampa leggiamo che alcune scelte (come l'iscrizione di ricavi futuri) sono pratica comune, per ALIA. Ma questo non ci rassicura. Gli ultimi anni ci dicono che le regole economiche non tutelano le casse pubbliche, la cittadinanza e le classi lavoratrici.

Avremmo più volentieri cercato di capire quanto sono fondate le indiscrezioni sui cambi di equilibri che starebbero intervenendo nei rapporti con Estra, il Comune di Siena e quello di Arezzo. Ci sono patti parasociali diversi da quelli approvati dal nostro Consiglio comunale.

Già in passato avevamo chiesto conto di accordi specifici con l'area dell'empolese, diversi da quelli noti e stipulati con Palazzo Vecchio.

In attesa del piano industriale, cosa sta avvenendo dentro ALIA, accantonata l'ipotesi di quotazione in borsa?

Insomma, la rivendicazione di trasparenza da parte della multiutility non ci convince, anche perché per il Comune di Firenze rimangono delle criticità sulle partecipazioni che permangono a distanza di un anno e non risultano affrontate". (fdr)

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