Presentata un'interrogazione. "La zona tra via di Novoli e via Val di Pesa completamente abbandonata, rischi concreti per la sicurezza per l'intera area di Novoli"
"Il Parco di San Donato a Novoli versa ormai da mesi in uno stato di degrado diffuso e pericoloso. Il Comune deve costringere la proprietà di questo grande spazio di verde pubblico alla necessaria manutenzione o si mette a rischio la sicurezza dell'intera area di Novoli dove sorge il Palagiustizia". La denuncia è del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione e realizzato un reportage fotografico insieme ai consiglieri al Q5 Guido Castelnuovo Tedesco e Michela Mannelli.
"Peraltro – aggiungono Cellai, Castelnuovo Tedesco e Mannelli – il parco è privo di illuminazione – pare a seguito dei furti di rame che si sono verificati in passato – tanto che nel periodo invernale già alle cinque del pomeriggio l’area è completamente buia. Inoltre, il terreno compreso fra via di Novoli e via Val di Pesa, che forma una specie di cuscinetto fra il parco ed il Palazzo di Giustizia e che si spinge fino a ridosso della sede della Regione Toscana, da anni è completamente incolto e vi si trovano in condizione di abbandono diversi macchinari ed attrezzature di lavoro. In questa 'terra di nessuno', specialmente in orario serale e notturno, la recinzione viene agevolmente violata con gli immaginabili rischi in termini di sicurezza e legalità, non ultimo la possibilità di sviluppo di roghi immediatamente a ridosso del Palagiustizia".
Per questi motivi, il capogruppo azzurro chiede nella sua interrogazione al sindaco di intervenire sulla proprietà per mettere in sicurezza l'area e ripristinare il decoro del parco pubblico. (fdr)
Segue il testo completo dell'interrogazione
INTERROGAZIONE
Proponente: Jacopo Cellai
Oggetto: parco di San Donato
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
* rilevato che il parco di San Donato, grande area verde ad utilizzo pubblico, versa da mesi in una condizione di diffuso degrado per la mancanza di adeguati interventi di pulizia sia dei prati che del laghetto nel quale confluiscono 4 cascatelle di acqua che scorrono su di un impianto lapideo sconnesso e malridotto;
* visto che il suddetto laghetto sormontato da un ponticello, pensato per ingentilire il luogo, è divenuto un contenitore di acqua putrida nella quale galleggiano rifiuti di vario genere, pericoloso ricettacolo di zanzare specialmente nel periodo primaverile ed estivo;
* considerato che il parco è privo di illuminazione – pare a seguito dei furti di rame che si sono verificati in passato – tanto che nel periodo invernale alle ore 17 l’area è completamente buia;
* visto il terreno compreso fra via di Novoli e via Val di Pesa, che forma una specie di cuscinetto fra il parco ed il Palazzo di Giustizia e che si spinge fino a ridosso della sede della Regione Toscana, da anni completamente incolto nel quale si trovano in condizione di abbandono diversi macchinari ed attrezzature di lavoro;
* appreso che, specialmente in orario serale e notturno, la recinzione della suddetta area viene agevolmente violata con gli immaginabili rischi in termini di sicurezza e legalità, non ultimo la possibilità di sviluppo di roghi immediatamente a ridosso del Palagiustizia;
* considerato che la zona è peraltro fortemente urbanizzata sia a livello residenziale che di uffici ed attività commerciali e che il parco rappresenta un’ importante spazio ricreativo
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
1) Se è a conoscenza delle progressive condizioni di degrado rilevate nel parco di San Donato per evidente mancanza di interventi di pulizia e manutenzione;
2) Quali sono gli accordi contrattuali con la proprietà in merito alla gestione del parco, vista la sua destinazione ad area verde ad uso pubblico;
3) Se intende intervenire per garantire il decoro dei luoghi nonché un’adeguata illuminazione senza la quale si compromette l’utilizzo del parco in condizioni di sicurezza e si innalza considerevolmente il rischio del proliferare di attività illecite;
4) A chi appartiene il terreno incolto compreso fra via di Novoli e via Val di Pesa;
5) Se intende disporre una verifica sulle condizioni di sicurezza di questa vasta area che versa da anni in condizioni di completo abbandono e che rappresenta un rischio per eventuali incendi colposi o dolosi e che si presta facilmente all’occultamento di illeciti non essendo oggetto di alcun controllo in quanto recintata.
Jacopo Cellai
Firenze, 11 settembre 2018