Un’interrogazione parlamentare dell’On.Donzelli riapre la questione. I due capogruppo del centrodestra: “Preservare un tratto identitario forte della città”
Un’interrogazione parlamentare dell’On. Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia riapre la questione delle pietre storiche delle strade e delle piazze di Firenze. A rispondere al deputato, il sottosegretario Giuseppe L’Abbate.
"Si ritiene opportuno far presente – ha risposto L’Abbate – che la Soprintendenza ha più volte espresso all'amministrazione comunale di Firenze la rilevante importanza che i lastrici stradali - per tipologia, lavorazione, caratteristiche materiche e cromatiche, eccetera - hanno nella definizione e nella conservazione dell'immagine urbana e della sua identità materiale. Per tali motivi, l'amministrazione comunale è stata più volte invitata a compiere una rigorosa rilevazione e catalogazione dei lastrici esistenti, delle loro condizioni di conservazione, delle possibilità e modalità di restauro e reintegrazione, finanche di realizzazione ex novo di lastrici stradali, evitando nella misura più ampia possibile l'impiego di asfalto bituminoso nelle pavimentazioni del centro storico".
“Non c'è traccia – ha replicato Donzelli – di quali sono quelle che vengono buttate via perché rotte, perché non vengono classificate e, quindi, non c'è certezza che ci sia una garanzia che qualcuno non stia facendo anche un business su queste pietre, che non ci sia qualcuno che le ruba, qualcuno che le rivende, qualcuno che ne usufruisce per ville private, perché mancano le pietre. E la risposta ufficiale è che, nel rimuoverle, si rompono e quindi si buttano via”.
“E’ fondamentale – commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi – preservare i selciati storici delle vie medievali e rinascimentali fiorentine, nel secolo dove l'omologazione ha preso il sopravvento è doveroso ricordare che il pregio di Firenze è quello di essere stata costruita pezzo per pezzo, pietra per pietra; quelle pietre antiche, spesse, resistenti, ritratte dai pittori famosi che mal sono assimilabili a quelle moderne sottili tutte uguali, che si spaccano facilmente; continueremo a indagare se queste opere siano state oggetto di furto, di ricettazione o semplicemente di incuria da parte delle ditte che hanno eseguito i lavori stradali”.
“Per Firenze le pietre storiche sono un tratto identitario forte, e vanno conservate sempre, laddove possibile – afferma il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai –. Cosa che, com’è noto, non sempre avviene, anzi: si è proceduto negli anni da parte delle amministrazioni PD ad asfaltare strade storiche o a utilizzare pietre nuove invece di conservare gli antichi selciati. A fronte di oltre 40 milioni di tassa di soggiorno incassati nel 2019, la giunta Nardella ci deve dimostrare dati alla mano che non sia possibile conservare le pietre anziché agire ‘al risparmio’. Resta poi la questione di trasparenza: che fine fanno le pietre rimosse? Per questo abbiamo già chiesto alle commissioni competenti di effettuare sopralluoghi per capire l’iter seguito nei cantieri di rifacimento delle strade e delle piazze del centro storico”. (fdr)