I consiglieri dem replicano alle opposizioni: “Atto ogni anno all’attenzione del Consiglio comunale”
“Le affermazioni dei consiglieri Bundu, Palagi e Draghi denotano una scarsa conoscenza della materia oggetto della presa d'atto oggetto della delibera odierna in merito al contratto di concessione del servizio dei rifiuti. Dalle affermazioni di Bundu e Palagi, infatti, pare che sia la prima volta che i due consiglieri si trovano ad esaminare il PEF relativo al contratto in questione, che è atto che viene invece ogni anno approvato dall'Autorità d'ambito territorialmente competente (nel caso di Firenze, ATO Toscana Centro), e di cui, quindi, deve esser preso atto ogni anno dai consigli comunali dei comuni facenti parte dell'autorità di appartenenza entro la data del 31.12, così come previsto ex lege. Lo scorso anno, ad esempio, il Consiglio comunale, nella seduta del 23 Dicembre 2019, votò la delibera sul PEF 2019 (delibera di Consiglio comunale n. 68/2019) ed i consiglieri Bundu e Palagi ancor qui si espressero con un voto negativo. Anche tale delibera riportava le modalità di calcolo della tariffa, che certamente non sono di immediata e semplice applicazione, ma che ovviamente riportano non solo il visto di regolarità tecnica dei dirigenti dell'Autorità d'ambito, ma anche della parte tecnica dei singoli comuni. In aggiunta a questi due visti di regolarità tecnica - come riportato nel testo della delibera stessa, che basterebbe leggere - vi è anche l'approvazione finale da parte di Arera, ovvero dell’Autorità nazionale di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), che ha le funzioni di regolazione in materia di predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione. Nel PEF sottoposto oggi all'esame del Consiglio comunale, come spiegato già in commissione, muta il metodo di calcolo tariffario: non più il metodo individuato nel contratto di concessione del 2017, ma quello indicato dalla delibera di Arera 443 del 31.10.2019. ATO Toscana Centro nell’assemblea del 23 dicembre ha approvato il nuovo metodo tariffario previsto da Arera, sulla base del quale è stato calcolato il PEF 2020 oggetto della deliberazione odierna. Non si vede dunque quale possa essere la mancanza di trasparenza, dal momento che non solo tutti questi passaggi sono indicati in delibera, ma il metodo di calcolo a cui si passa è quello previsto dall'Autorità di Regolazione nazionale. L'esistenza di un ricorso di Alia, oggetto di determinazione del Cda uscente di cui i soci hanno preso atto, dimostra come Alia e ATO siano caratterizzati da forte indipendenza e trasparenza e agiscano sulla base di valutazioni tecniche. In merito alla richiesta di accesso agli atti, i consiglieri dovrebbero sapere che di queste istanze viene interessata la singola società partecipata e non l’Autorità di Ambito. Per tutte queste ragioni riteniamo inaccettabili le accuse dei consiglieri Bundu e Palagi”.
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio e Leonardo Calistri, consigliere comunale Pd e presidente commissione Ambiente, replicano a SPC e FDI.
(sa. ca.)