Cellai e Draghi: “Un atto fondamentale per il futuro della città che la condanna ad essere ostaggio delle tramvie senza nessuna prospettiva di cambiamento né di nuove opportunità per i fiorentini”
“Il piano operativo comunale, atto fondamentale per il futuro della città, costruito, o meglio in parte decostruito e poi modificato per racimolare dalle opposizioni i voti necessari a farlo passare. Questa la fotografia della realtà politica di oggi a Palazzo Vecchio. Tre consiglieri ex PD che abbandonano la maggioranza, altre due che non votano il documento. Già, Italia Viva. A che gioco gioca, ci piacerebbe capirlo; dopo mesi di attacchi ad alzo zero contro Nardella basta farsi accettare un pugno di emendamenti per far passare il piano. In sintesi: un centrosinistra a pezzi che ha un significato preciso: la fine di un’era politica”. Lo affermano il consigliere e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai insieme al capogruppo Alessandro Draghi.
“Il sindaco nel suo intervento ‘alato’ ha parlato di progressismo. Ma quale progressismo possa mai esserci se si pianifica di continuare a stendere binari della tramvia ovunque, non realizzando i parcheggi che inevitabilmente spariranno? Quale progresso c’è ad esempio sulla TAV, che mantiene intatti tutti i punti interrogativi precedenti al piano? Come pensa Nardella possano i fiorentini percepire che ci sia un cambiamento quando non si prevede nulla di nulla per aiutare il traffico privato o salvaguardare chi abita in centro storico? A Firenze è tempo di cambiare, fuori dal Palazzo i cittadini lo hanno capito ben prima che il PD andasse in pezzi” aggiungono i consiglieri di centrodestra. (fdr)