“Il comune di Firenze non ha perso i fondi per le periferie perché il governo nazionale è brutto e cattivo, ma semplicemente perché i progetti presentati, a differenza ad esempio di quelli presentati dal comune di Grosseto, non si sono classificati ai primi 25 posti del bando di gara. Se l’amministrazione Nardella non è in grado di fare progetti decenti, se la prenda con i propri tecnici e con chi, questi progetti, li ha redatti”. Questo è quanto fanno sapere Francesco Torselli e Jacopo Cellai, rispettivamente capigruppo di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
“Con il Decreto Milleproroghe - hanno spiegato Torselli e Cellai - il governo nazionale ha tentato di cancellare i finanziamenti agli Enti Locali destinati ai progetti di riqualificazione delle periferie. Oggi, grazie soprattutto all’azione di molti sindaci italiani e toscani, tra i quali ci preme ricordare i sindaci di Pistoia e Siena, questi progetti sono salvi. Una posizione mediata tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed ANCI nazionale. Una posizione che trova d’accordo praticamente tutti i sindaci d’Italia, ad eccezione di quello di Firenze ed il motivo è presto detto: evidentemente colto dalla ‘sindrome da campagna elettorale’ il Comune di Firenze aveva previsto progetti quattro volte più costosi rispetto ai finanziamenti previsti ed oggi rischia seriamente di doversi rimangiare tutte le promesse fatte”.
“Su questa battaglia - concludono Torselli e Cellai - noi stiamo con ANCI e con i Sindaci italiani. Non stiamo certo con il Comune di Firenze che, prima presenta progetti insufficienti, poi approva interventi di quattro volte più costosi rispetto ai finanziamenti previsti e poi tenta di mascherare i propri errori fingendosi Don Chisciotte contro i mulini a vento”. (fdr)