Intervento del presidente del Quartiere 2
“La Polizia di comunità è nata per consentire un rapporto più stretto tra territorio e vigili. Un servizio di prossimità necessario e fondamentale creato con l’obiettivo di far sentire i cittadini più sicuri. Su questo servizio però ho raccolto da una serie di residenti alcune preoccupazioni. Da presidente del quartiere mi preme lavorare perché la polizia di comunità dia risposte rapide e adeguate ai cittadini, per andare incontro proprio all’obiettivo che l’amministrazione si era posta fin dall’inizio. So che in questo momento c’è una fase di riorganizzazione, apprezzo inoltre che ci siano stati nuovi inserimenti in organico che andranno a ricoprire proprio questo incarico. Credo però che per quanto riguarda la raccolta delle segnalazioni si possano trovare soluzioni più idonee alla raccolta tramite centrale operativa e che il ruolo dei quartieri nell’ambito di questo servizio debba essere reso centrale. I quartieri sono antenna del territorio, conoscono bene le problematiche che affrontano quotidianamente le persone che lo abitano: molte di queste ultime si rivolgono proprio a noi per chiedere consigli e supporto. Ritengo quindi che nell’ambito di questa riorganizzazione i quartieri debbano essere parte attiva e integrante per dare un valore aggiunto a un progetto davvero cruciale per la sicurezza dei nostri cittadini”.
Così Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, in merito al servizio di Polizia di comunità (vigili di quartiere). (sa. ca.)