“Chiediamo che sia verificato se la sua figura collima con le esigenze del Comune”
“Il Comandante Casale continua con provvedimenti discutibili. Pare, nonostante sia stato smentito dall'assessore Gianassi in aula, che stia introducendo misure di controllo per i dipendenti, tra cui il registro delle pause per le esigenze fisiologiche. Stiamo rasentando l'assurdo”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca in Consiglio comunale. E incalza: “Non è un fatto nuovo, infatti è noto a tutti che il Comandante lo avesse già fatto a Monza quando era Comandante della Polizia Municipale. Ma quello che ci chiediamo è: chi è che controlla il controllore?”
“L'episodio della scorsa settimana, ad esempio, – continua Grassi – è eclatante. Casale aveva comunicato di essere fuori servizio il 22 maggio e invece sono apparse proprio in quei giorni delibere con pareri a firma dello stesso. Ha il dono dell'ubiquità? E' inaccettabile un comportamento di questo tipo. Per quanto ancora vorrebbe continuare a prendersi gioco di noi rispondendo falsità alle nostre interrogazioni?”.
“Per questo chiediamo che – conclude il capogruppo - sia verificato se la sua figura collima con le esigenze del Comune. Perché abbiamo chiamato un Comandante da Monza che fa quel che vuole con peraltro così tanti impegni e incarichi privati?”. (fdr)