“Auspichiamo l’apertura di corridoio umanitario che permetta a queste persone un’accoglienza decente e un trattamento umano”
“E’stato davvero un grande onore avere ospite il dottor Bartòlo nel Consiglio comunale di Firenze e sono felice – ha detto la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – di aver sostenuto la sua presenza questa sera. Oggi più che vai abbiamo bisogno di testimonianze autentiche, come quella che ci ha proposto in Consiglio comunale il dottor Pietro Bartòlo.
Per noi rimane il medico-eroe del presidio sanitario di Lampedusa che per oltre trenta anni ha accolto e soccorso i migranti in mare, guardando in faccia la speranza per una vita migliore ma più spesso, il terrore e la morte.
Abbiamo tutti nella mente e nel cuore quando, nonostante qualche settimana prima fosse stato colpito da un’ischemia cerebrale, partecipò in prima persona ai soccorsi ai sopravvissuti del tragico naufragio di Lampedusa il 3 ottobre del 2013 di un peschereccio con oltre 500 migranti. Persero la vita 368 persone. Una tragedia che poi ha raccontato in un film documentario, “Fuocoammare”, per non dimenticare mai quelle vite e raccontare la tragedia ancora in corso nel mar Mediterraneo. Anche i suoi scritti raccontano di vite appese ad una speranza, alla ricerca di una possibilità di vita, così lo ritroviamo nei suoi scritti “ Lacrime di sale” e “Le stelle di Lampedusa”.
Una persona che si è particolarmente distinta nell’affrontare in maniera positiva il fenomeno delle migrazioni, un’attività umanitaria nei confronti dei migranti preziosa che gli sono valsi, giustamente, molti riconoscimenti. Ricordo con piacere quando ho avuto l’onore di conoscerlo proprio a Firenze quando gli fu assegnato il premio “Galileo2000”, la motivazione ricordava come in 25 anni, lei con la sua squadra aveva visitato, soccorso e medicato circa 300 mila persone. Il Presidente della Repubblica nel 2014 e nel 2016, gli ha conferito il titolo di Commendatore e poi di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Non poteva mancare quindi il suo impegno in Europa – ha aggiunto la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – e la ringraziamo per essersi recato personalmente sulla rotta balcanica dove si sta consumando la tragedia dei migranti sotto lo sguardo incredulo dell’Europa. Perché a quel confine succedono atrocità incredibili, che possono raccontare solo quei pochi che riescono a non morire nel ghiaccio.
Grazie per il suo impegno e la sua testimonianza, confidiamo che la missione produca presto effetti positivi per l’indispensabile corridoio umanitario che permetta a queste persone un’accoglienza decente e un trattamento umano, considerato che i diritti umani sono violati sistematicamente. Chiudere gli occhi su questa tragedia e sul dramma dei migranti, vuol dire essere complici. Ha ragione, non si può provare a salvarsi settanta volte a soli sedici anni ed essere respinti disumanamente, sopportando di tutto. Siamo con lei, ognuno per la sua parte ce la possiamo e ce la dobbiamo fare. Grazie”. (s.spa.)