Cellai: "Parcheggi promessi e mai realizzati, periferie ancora al palo, gestione della sicurezza che fa acqua da tutte le parti, e il tram che non è la panacea di tutti mali del traffico"
"Oggi in consiglio comunale il sindaco Nardella ha snocciolato una serie di numeri che evidentemente lo soddisfano molto. Ne siamo felici per lui. I fiorentini però non condividono il suo entusiasmo, e i motivi sono molti". Così il capogruppo Jacopo Cellai commenta la relazione del sindaco dando voce al gruppo di Forza Italia.
"La situazione dei parcheggi è rimasta la stessa di cinque anni fa: tante strutture promesse ma mai realizzate, come piazza Brunelleschi e piazza del Carmine. Le periferie riqualificate forse le vede solo il sindaco; noi continuiamo ad andare ad ascoltare cittadini che lamentano disservizi di ogni tipo, tra case popolari che cadono a pezzi al trasporto pubblico inefficiente e potremmo continuare a lungo – aggiunge Cellai –. Non va meglio per chi vive in centro storico, tra venditori abusivi che invadono le piazze, abuso di alcolici e droghe e altre amenità, perché alla voce 'sicurezza' la gestione Nardella è stata fallimentare, ed è sotto gli occhi di tutti. Il recupero dei contenitori vuoti, altro dato sbandierato come successo, si è fermato ad alcune operazioni, mentre tanti restano i 'buchi neri' in città".
"Ma poi arriviamo alla tramvia, il vero amuleto di questa giunta PD, e allora tutto si sistema. Sempre secondo il sindaco naturalmente, perché la verità è che le due linee del tram non hanno certo risolto i problemi del traffico a Firenze, mentre la linea per Bagno a Ripoli minaccia di devastare i viali disegnati dal Poggi. E sempre per restare alle infrastrutture, sulla tav Nardella ha detto tutto e il suo contrario, col risultato che oggi siamo ancora in attesa di capire cosa ne sarà dell'alta velocità fiorentina e del cratere della defunta stazione Foster" sottolinea il capogruppo azzurro.
"Infine, ma non da ultimo, le imprese. Troppo poco quanto fatto per aiutare chi lavora e dà lavoro in questa città. Nardella si vanta di non aver aumentato tasse e tariffe, ma tralascia di dire che lo ha potuto fare solo perché il suo predecessore Renzi le aveva già alzate tutte. Anche qui la verità è un'altra, e la raccontano tutti coloro che hanno subito i contraccolpi di una cantierizzazione infinita" conclude Cellai. (fdr)