“Un conto è preoccuparsi per la corretta conservazione della bellezza di un monumento o di un ambiente urbano, un altro usare leggi e cavilli per paralizzare le necessarie trasformazioni di una città. Il progresso e i diritti di una comunità non possono essere fermati dalla burocrazia”. Così Emanuele Cocollini, vice presidente del Consiglio comunale, commenta il nuovo ricorso dell’associazione Italia Nostra contro la variante urbanistica.
“Si ha come l’impressione, in un momento drammatico per il presente ed il futuro della Città, che con il pretesto della cura del nostro patrimonio, si miri al mantenimento dello status quo ignorando le necessità di un ammodernamento e di un equilibrato sviluppo urbanistico. Questo ricorso continuo alla giustizia amministrativa è un modo, molto discutibile e anche subdolo, di fare politica all’insegna della filosofia dello sviluppo zero, che altro non ottiene se non delegittimare il Consiglio Comunale che è l’istituzione deputata a rappresentare tutti i fiorentini e a decidere del futuro della città” aggiunge Cocollini, che conclude: “speriamo che prevalga il senso di responsabilità e quello spirito di comunità di cui Firenze ha tremendo bisogno per reagire alla più grave crisi socio-economica dal secondo dopoguerra”. (fdr)