"La comunicazione della vicesindaca Giachi non rispetta la prassi istituzionale e omette le motivazioni previste per legge"
"Firenze merita di conoscere le motivazioni della scelta da parte del Sindaco di revocare le deleghe all'assessora Concia, così come previsto dalla legge, e le assenze del Sindaco e del neo assessore Fratini in aula è una mancanza di rispetto istituzionale". Lo afferma Miriam Amato, consigliera aderente a Potere al Popolo. "Secondo il Testo Unico Enti Locali - spiega la consigliera - la revoca degli assessori prevede che il Sindaco faccia una comunicazione in Consiglio, in cui vengano espresse le motivazioni della scelta operata, che possono essere anche meramente politiche, ma necessarie, per individuare la frattura del rapporto fiduciario alla base dell’incarico ricoperto. Davanti ad una frattura di un rapporto fiduciario appaiono schizofreniche le dichiarazioni di stima per mezzo stampa del Sindaco nei confronti dell' ex assessore Concia. Oggi la Vicesindaca non ha riportato neanche una parola sulle motivazioni, eppure sarebbe bastato poco".
"Sulle nuove deleghe a Fratini - sottolinea la consigliera - trovo difficilmente comprensibile quella sulle confessioni religiose, in uno stato laico, legate all’associazionismo, alla città metropolitana e alle biblioteche, argomenti svariati e sarebbe stato importante che il neo assessore ci avesse detto in che modo verranno attuate, quali siano gli obiettivi e le strategie che verranno messe in atto per realizzarle: peccato che l’assessore Fratini sia assente oggi".
"Purtroppo il Consiglio comunale è svilito e umiliato dell'arroganza del Partito Democratico, che imbavaglia le discussioni, rinunciando al ruolo nobile che ricopriamo come Consiglieri Comunali, ridotto da organo di indirizzo e controllo a passacarte della Giunta", conclude Amato. (fdr)