Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per garantire il mantenimento degli impianti storici sulla riva sinistra dell’Arno. È arrivato oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore allo Sport. Il piano assicura le due funzioni sportive di interesse pubblico ‘storicizzate’ nell’area: nuoto e canoa, strettamente connesse con il fiume. Per la realizzazione dei lavori è previsto un impegno complessivo 2,6 milioni di euro; per il 2019 è stato stanziato un milione di euro sul primo lotto. Con la delibera di oggi viene superato il cronoprogramma delle demolizioni contenuto nella convenzione del 2013 fra Comune di Firenze e Provincia di Firenze. La giunta, inoltre, dà mandato ai Servizi tecnici del Comune di procedere alla progettazione definitiva ed esecutiva. L’atto arriva dopo il parere favorevole di Regione Toscana e Autorità di Bacino sul progetto presentato dal Comune di Firenze, rilasciato sulla base di una relazione che si conclude con l’accertamento della compatibilità idraulica degli interventi. Dalla relazione presentata emerge in particolare che: gli interventi previsti nel progetto non alterano il buon regime delle acque e non interferiscono con le esigenze di accessibilità e manutenzione, né con la stabilità delle sponde.
Secondo l’assessore allo Sport si tratta di un momento importante che consente di superare il cronoprogramma delle demolizioni contenuto nella convenzione del 2013 fra Comune di Firenze e Provincia di Firenze e di garantire il mantenimento degli impianti storici sulla riva sinistra dell’Arno, che sono luoghi dell’anima di tutti i fiorentini: l’impianto che ospita da sempre la Rari Nantes Florentia, eccellenza nel nuoto e nella pallanuoto, la Canottieri comunali, pluricampione d’Italia nella canoa e in altre discipline fluviali.
Il progetto prevede l’adeguamento e la sostituzione parziale degli immobili oggi esistenti. L’intervento arriva dopo le modifiche introdotte nel 2016 (LR 33/2016) alla legge regionale del 2012 in materia (LR 21/2012) e prevede una serie di interventi. Per i locali in uso ai canottieri comunali: l’eliminazione delle aggiunte non storiche a livello strada; la demolizione e parziale ricostruzione della ex sala pizzeria; la demolizione delle scale esterne di collegamento con il livello dell’alveo; la messa in sicurezza idraulica dei locali posti a livello alveo attraverso l’installazione di porte e finestre a tenuta stagna; la ristrutturazione ai fini sportivi dell’intera palazzina, dell’ex centro anziani e dello spogliatoio bambini; il mantenimento e la manutenzione delle gradinate, che già svolgono una funzione di presidio idraulico. Per i locali in uso alla Rari Nantes Florentia: il mantenimento e la manutenzione della palazzina spogliatoi, della piscina e delle terrazze fondate su pali; la demolizione e ricostruzione del locale centrale termica; la demolizione e ricostruzione dei locali uffici e bar posti sopra il livello terrazza, con la collocazione delle nuove porzioni edificate sulla fascia di proprietà comunale; la demolizione dell’attuale copertura copri-scopri della piscina in struttura metallica con telo sovrastante e sostituzione con copertura telescopica in alluminio e vetro.
È prevista inoltre una modifica dell’opera idraulica di contenimento classificata, nelle zone non interessate dalla presenza di edifici, con ricostruzione di un muro di altezza 1,10 metri e creazione di varchi di accesso con cancello di tenuta a chiusura idraulica. Questa modifica è stata ipotizzata in base al parere rilasciato nel 2015 dal Genio civile.
In base alle modifiche introdotte dalla legge regionale nel 2016, il divieto assoluto di edificazione in alveo non si applica più per i ‘manufatti sostitutivi o adeguativi di manufatti esistenti nei tratti urbani dei fiumi, finalizzati a garantire funzioni di interesse pubblico storicizzate (ovvero quelle presenti in modo continuativo senza soluzione di continuità da almeno quaranta anni), a condizione che sugli stessi sia assicurata la sicurezza idraulica, la non alterazione del buon regime delle acque e il non aggravio del rischio idraulico’.
Per aggiornare gli strumenti urbanistici comunali alle modifiche normative, l’Amministrazione ha portato avanti una ricognizione dell’intera asta dell’Arno, individuando le costruzioni e i manufatti presenti nelle fasce di larghezza 10 metri (come definiti dalla legge regionale del 2012) finalizzati a garantire funzioni di interesse pubblico storicizzate. Secondo la legge, sono funzioni storicizzate quelle presenti in modo continuativo senza soluzione di continuità da almeno 40 anni dalla data di entrata in vigore della legge regionale del 2016. A chiusura dell’analisi, l’Amministrazione ha individuato una serie di insediamenti che presentano tali caratteristiche; fra queste rientrano le strutture sportive sul lungarno Ferrucci, ad oggi in uso ai Canottieri comunali e alla Rari Nantes. (sc)