Rispetto della legge Golfo-Mosca nelle nomine nei Cda di competenza del Comune di Firenze. Maria Federica Giuliani (Vice presidente Consiglio comunale): “Parità di genere e diritto alla parità salariale”

Il rispetto della legge Golfo-Mosca,che punta a riequilibrare le nomine nei consigli d'amministrazione delle società riguarda anche le nomine nei Cda di competenza del Comune di Firenze. La vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani ha posto un Question Time al quale ha risposto l'assessore alle Partecipate Federico Gianassi per sapere se la legge è stata applicata e se l'amministrazione intende rafforzare la presenza femminile nelle società partecipate. “Sono molte le donne che sono state nominate, negli ultimi anni, all'interno dei Cda delle aziende partecipate del Comune ma questi incarichi sono, ormai, in scadenza. In Parlamento vi è una proposta per prorogare la legge Golfo-Mosca perché – ha spiegato la vice presidente del consiglio comunale Maria Federica Giuliani – il rispetto della parità di genere contribuisce alla crescita economica. La legge ha dato i suoi frutti dato che negli ultimi anni si è passati dal 6 al 36% di presenze femminili nei Cda, ma si deve arrivare al cambiamento culturale auspicato dalla legge. Un tema molto sentito, come ha confermato l'assessore Gianassi, visto che l'amministrazione comunale si è già attivata per la parità di genere”.

“Quando è direttamente il Comune a produrre la nomina dei consiglieri che siederanno nei vari Consigli d'amministrazione, in maniera formale, valutiamo sempre la parità di genere. Laddove il Comune è socio e partecipa all'assemblea dando il proprio contributo ed indirizzo – ha detto l'assessore Gianassi – ribadisce sempre che venga rispettata la parità di genere nelle nomine. Nelle società quotate: Centrale del Latte d'Italia e Toscana Aeroporti, dove le nomine vengono fatte in base a presentazioni di liste, è previsto l'equilibrio di genere”.

“E' importante il costante impegno dell'amministrazione nel promuovere e mantenere questa norma in ambienti troppo spesso maschili. E' vero che il diritto di voto alle donne risale al 1946, abbiamo fatto tanta strada, ma bisogna, in ambito lavorativo, ancora lavorare per il raggiungimento della parità di genere. Ricordo – ha aggiunto la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – la bocciatura, avvenuta a livello europeo, da parte dei gruppi di destra, della legge sulla parità salariale. Una cultura discriminante nei confronti delle donne, per non dire maschilista. Le donne devono essere protagoniste della vita pubblica, della vita delle aziende e guadagnare quanto i colleghi uomini ed avere così la parità salariale. Servono norme obbligatorie e concrete, nonché cogenti”. (s.spa.)

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