"Grave la mancata proroga dello Smart Working fino al 31 marzo 2024. Il Comune di Firenze e i suoi dirigenti intenderanno salvaguardare la condizione sanitaria degli oltre 30 dipendenti dell’ente fragili? "
"Ora la palla passa al DG Giacomo Parenti, primo responsabile delle risorse umane al quale domando se darà corso alle raccomandazioni del Ministro per la Pubblica Amministrazione rivolte alla protezione delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Ente a rischio di contagio da COVID. Un rimpallo di responsabilità - dichiara il Capogruppo M5S Roberto De Blasi - tra Governo nazionale ed enti locali, a discapito di chi rischia grosso nella stagione dei picchi considerevoli di contagi da COVID che potrebbe avere serie conseguenze sulla salute per chi ha già tanti problemi per una condizione sanitaria molto complicata.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori che hanno desiderio e determinazione di voler continuare a lavorare in sicurezza, nonostante il pericolo conseguente alla scarsa assistenza sanitaria territoriale, ospedali saturi e rischio di esposizione a complicazioni ulteriori conseguenti al mancato provvedimento; nessuna rassicurazione per ora dal Comune sullo svolgimento delle loro funzioni professionali in sicurezza e per la loro salute.
Nel decreto Milleproroghe approvato giovedì dal Cdm non è stata inserita la proroga dello smart working per i lavoratori fragili della Pubblica amministrazione. È un fatto gravissimo, che dal 2 gennaio costringerà migliaia di lavoratrici e lavoratori affetti da gravi patologie a tornare in ufficio.
Il Governo nazionale butta dalla finestra 12 miliardi di euro per l'inutile Ponte sullo Stretto, e mette a rischio la salute di migliaia di lavoratori della PA dimostrando che la salute delle lavoratrici e lavoratori non sia attenzionata.
Nelle “sole” raccomandazioni previste dalla direttiva emanata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione del 29 Dicembre 2023, viene semplicemente evidenziata “la necessità di garantire, ai lavoratori della PA che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza”. Ma quanto sia risolutivo per la tutela e la protezione sanitaria delle persone “evidenziare” piuttosto che “disporre” è del tutto grave e sconvolgente, perché si sta ragionando della salute di donne e uomini.
L'assenza di disposizioni inerenti l'uso dei dispositivi di protezione individuale nel comune di Firenze aggrava ulteriormente la situazione e mette a serio rischio la loro incolumità".
"Il Comune di Firenze non faccia lo stesso - conclude De Blasi -; non sancisca la discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato (per il quale la misura di SW per i fragili è stata rinnovata a spese del datore di lavoro) rispetto a quello pubblico e si impegni affinché la protezione delle persone prevalga su tutto". (fdr)