“Complessa la situazione che sta vivendo Montedomini in un periodo storico molto delicato soprattutto per gli anziani.
L’azienda pubblica per i servizi alla persona (A.S.P.) che da secoli rappresenta una delle realtà storiche più importanti della città di Firenze vive una situazione contraddittoria fra posti letto (in)occupati, personale in cassa integrazione e lunghe liste d’attesa”.
“Abbiamo presentato un’interrogazione – spiegano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – chiedendo di fare luce su questa vicenda che vede da una parte letti vuoti e dall'altra tante richieste per l'accesso. Una questione che merita chiarezza – commenta il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Roberto De Blasi ed il consigliere Lorenzo Masi – perché in ballo ci sono anche posti di lavoro.
Allo stato delle cose sono in cassa integrazione fra il 30 e il 40% del personale lavoratore della cooperativa Kcs che ha lavorato in appalto per Montedomini anche durante i momenti più difficili dell’emergenza Covid.
Al momento risulta che le tre strutture interne al complesso di Montedomini (Montedomini, Principe Abamelek e San Silvestro) hanno molti letti vuoti mentre esistono lunghe liste d’attesa”.
“Nella struttura da ormai molti mesi non entrano più pazienti “di lungo periodo”, ma solo “codici rossi” o “ricoveri di sollievo” – concludono De Blasi e Masi – cioè tutti i pazienti di breve degenza e quindi chiediamo al Sindaco il motivo per cui Montedomini non starebbe autorizzando l’ingresso di pazienti non autosufficienti “di lungo periodo” in modo da alleggerire le liste di attesa e evitare possibili esuberi di lavoratrici e lavoratori”. (s.spa.)