I Consiglieri M5S Roberto De Blasi e Lorenzo Masi esprimono perplessità per la scelta della Regione di richiedere un nuovo studio di fattibilità per tagliare le fermate della tramvia che avrebbero dovuto attraversare il Polo scientifico dell’Università di Firenze dove hanno sede anche il CNR e il laboratorio di Spettroscopia non lineare.
Già nel settembre 2020 la Giunta comunale di Sesto Fiorentino aveva approvato lo studio di fattibilità del progetto tramvia, che avrebbe esteso la linea tramviaria T2 all’interno del Polo con ben 2 fermate, una nella zona del CNR e l’altra vicino ai plessi didattici di via dell’Osmannoro, un progetto importante affermava il sindaco Lorenzo Falchi che vedeva finalmente il collegamento fra l’aereoporto, Peretola, l’Osmannoro e il Polo Scientifico, Castello e Sesto Fiorentino.
“Perché – si domandano i Consiglieri De Blasi e Masi – proprio adesso si vuole eliminare le 2 fermate all’interno del Campus universitario? L’assessore ai trasporti Baccelli sostiene che si tratta di velocizzare il percorso disegnando un altro percorso “più lineare...” ma qui non si tratta di individuare percorsi soltanto più veloci ma percorsi utili agli studenti, ai docenti, ai ricercatori, ai dipendenti tecnici e amministrativi che, ogni giorno, devono recarsi nel campus che subisce da anni il problema dell’isolamento a causa della mancanza di trasporti pubblici. Oppure vogliamo pensare che la Ricerca e la Didattica al solito, non siano sufficientemente importanti quanto i Centri Commerciali della zona sestese? La stampa parla di prevedere fermate della tramvia “più a nord” – continuano i consiglieri De Blasi e Masi – e ci piacerebbe capire dove esattamente, non si tratterà per caso di spostarle alla Coop?
Sappiamo che la Rettrice, Professoressa Alessandra Petrucci, e gli studenti sono molto preoccupati e ad oggi tutto rimane molto sfumato e assolutamente incerto. Lo sguardo è corto e non sembra che gli amministratori regionali abbiano chiaro che la scelta di lasciare il Polo scientifico universitario ancora “isolato” è una scelta politicamente sbagliata che pone la Ricerca scientifica – concludono De Blasi e Masi – ancora una volta in secondo piano svilendo l’impegno di tanti”. (s.spa.)