Scuola, Amato (PaP): "Buon inizio di anno scolastico ai bambini/e e ragazzi/e, ma anche a tutto il personale, con l'auspicio di allontanare la mannaia del precariato dalla scuola!"

Questo l'intervento di Miriam Amato, consigliera aderente a Potere al Popolo


"Per la scuola si fa presto a inviare la lettera ai genitori, dicendo “state sereni”, mentre poi arrivi a scuola e i cantieri sono ancora in corso o nei giardini c'è ancora l’erba alta. Sempre che a scuola ci si riesca ad arrivare, a causa del traffico, da qui la mia proposta su rastrelliere all’interno dei cancelli scolastici per incentivare l’uso di biciclette, per chi ha la possibilità di farlo. Ho sentito lusinghe sulla mensa scolastica, quando ancora sono molti i bambini, che parlano ancora di porzioni scarne e insufficienti. Bene le grammature, ma vanno contestualizzate col fatto che non tutti i bambini mangiano l'intero pranzo e che quindi con una sola porzione tornano a casa affamati.  Se il concetto che deve passare è che lo si fa per educare a una buona alimentazione, cosa che condivido perché i bambini devono mangiare variato e sano, non si deve però ignorare che è un percorso da fare gradualmente; ci è stato garantito che ci saranno porzioni più abbondanti, vigileremo. Il PD sta iniziando a fare i conti con le scelte fatte quand’era al Governo e deve iniziare a fare un bagno di umiltà e a riconoscere i propri errori. La scuola inizia dalla scuola dell’infanzia, che è  il primo approccio alla scuola e alla socializzazione. Come non riflettere sul ddl Lorenzin, che ha messo in crisi migliaia di lavoratori, che hanno conseguito i Diplomi Regionali dopo il 1999 e gli Educatori Professionali laureati in scienze dell'educazione con il vecchio ordinamento. Così come l’ex Legge Iori, inserita in Legge di Bilancio 2017, che decreta a carico dei lavoratori inquadrati come “educatore senza titolo”, che abbiano meno di 50 anni o meno di 20 anni di anzianità, e prevede la gabella di doversi pagare, entro tre anni, un corso da 60 cfu da conseguire presso le università, a una modica cifra che va dai 1600 ai 1800 euro. Il tutto senza che ciò significhi il riconoscimento dell’inquadramento superiore equivalente. Le ripercussioni sono ovviamente anche locali, che si aggiungono alle conseguenze dell’esternalizzazione perseguita negli anni dal Partito Democratico. Infatti, dal 2015-2016, con l’inizio  dell’esternalizzazione, anno dopo anno, il personale di ruolo del Comune, che ha avuto la possibilità di trasmigrare nelle graduatorie dello Stato, se n’è andato. E’ evidente il fallimento del disegno portato avanti, nonostante le proteste e le opposizioni di lavoratori e sindacati. Ora si cerca di risolvere il problema, assumendo personale ad incarico, e quindi con ulteriore precarietà, mentre sono sempre meno i lavoratori di ruolo. Diventa quindi la regola il lavoro attraverso cooperative, che sottopagano degli educatori, che meriterebbero maggiori riconoscimenti e gli incarichi annuali, che non garantiscano stabilità". (fdr)

 

Scroll to top of the page