Queste le dichiarazioni di Federico Bussolin, Capogruppo Lega in Consiglio Comunale a Firenze e Segretario Provinciale:
“Mentre Nardella dichiara guerra alla proprietà privata per giustificare l’inconsistenza delle sue politiche abitative, a Firenze la gestione delle case popolari fa acqua da tutte le parti. Sono ancora tremila i richiedenti in lista di attesa che desiderano un tetto sopra la testa, ma il Comune ha ancora 860 alloggi da ristrutturare e consegnare che, ad ora, stanno prendendo la polvere: uno spreco indecente”.
“Al danno, però, si aggiunge la beffa perché, tra coloro che hanno una casa assegnata, ci sono troppi irregolari che, nonostante i provvedimenti di sgombero, continuano a fregare i diritti altrui”.
“Da un accesso agli atti ho scoperto che dal 2017 a Luglio 2023 sono quasi 200 gli sgomberi non attuati dalla Polizia Municipale, tutti su alloggi a edilizia residenziale pubblica. Nello specifico il Servizio Casa avrebbe richiesto 190 provvedimenti, di cui 70 per decadenze e 120 per occupazioni senza titolo, di cui 51 abusive, in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà del Comune di Firenze. Non sappiamo quali altre centinaia di richieste ci fossero prima del 2017, perché poi subentra la decadenza del provvedimento che, mi auguro, non sia studiata a tavolino”.
“È intollerabile pensare che alle persone oneste venga fatta rispettare rigidamente la legge, mentre per altre realtà tutto è concesso. Perché non vengono eseguiti gli sgomberi? Non solo Nardella non riesce quindi a garantire la legalità, ma nega la casa a chi ne ha diritto lasciandola di fatto a chi è abusivo, lo dicono i numeri”.
“Questa inefficienza porta la firma di tutta la Giunta, non solo del Sindaco. Mi stupisce pensare che l’Assessore Funaro, candidato Sindaco per il PD, realizzi servizi fotografici con i senza tetto quando, in dieci anni, ha anche lei preso in giro quelle stesse persone che pensavano di trovare un tetto. Forse l’Assessore Funaro dovrebbe spogliarsi dai panni di Madre Teresa di Calcutta, ricordandosi le responsabilità che ha avuto e che ha tutt’oggi”. (fdr)